Foggia:La morte di Camilla, la difesa: “Colpa di entrambi. “Ci sono elementi che sono determinanti nell’incidente”

Oggi si è tenuta l’udienza preliminare al tribunale di  Foggia in merito alla morte di Camilla Di Pumpo, chiesto l’abbreviato per Cannone. Il legale Sodrio difensore di Cannone, ha evidenziato delle circostanze che hanno avuto un effetto determinante.

Ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com che a Foggia nella notte tra mercoledì e giovedì 27 gennaio 2023 Cannone  si è scontato frontalmente con l’auto di Camilla di Pumpo, la giovane 25 anni morta nel violento impatto. 

Il legale Michele Sodrio, difensore dell’imputato Francesco Cannone, 22enne di Carapelle, ha chiesto il giudizio abbreviato: “Ammesso dal giudice che non poteva fare altrimenti. Per il padre di Cannone e per gli altri due imputati, amici di Francesco che erano con lui in auto al momento dell’incidente, sono andati a dibattimento”.

Il legale ha dichiarato che nei prossimi giorni scorsi sarà  depositata in atti una relazione scritta da un loro consulente, nella  quale risulta si evidenzierà alcuni particolari. Ci sarà  un calcolo effettuato con un una modifica nel modello di calcolo del CTPM che calcolerà una velocità di marcia dell’Audi stimabile tra 66 e 73 km/h cui corrisponde, impiegando il software di simulazione Pc Crash,( PC-crash è un software di ricostruzione di incidenti stradali e rappresenta un potente strumento di calcolo realizzato appositamente per le esigenze specifiche dei costruttori). una velocità di percorrenza della Fiat Panda nell’ordine di 35 km/h. Ciò implica, senza timore di smentita, una base oggettiva di partenza in cui vi è un profilo di colpa concorsuale dei due guidatori. Lo studio del caso, però, ha fatto emergere la presenza di ulteriori elementi determinanti nella causazione del sinistro i quali, soprattutto, si sono rivelati determinanti nella generazione delle lesioni che hanno portato al decesso della conducente”.

Secondo le tesi difensive “ci si riferisce, in particolare, ai seguenti tre elementi: mancato utilizzo della cintura di sicurezza da parte della vittima; sosta irregolare della Toyota Aygo contro la quale l’autovettura Panda ha impattato dopo la prima collisione con la Audi; presenza di stalli di sosta in linea non conformi all’interno della intersezione a raso”.

Il pm  Lapalorcia ha chiesto termine “per approfondire con ulteriori indagini i temi posti dalla difesa”, termine concesso dal giudice nella misura di 2 mesi, entro i quali dovranno essere svolte queste indagini suppletive. Pertanto si arriverà al 18 dicembre 2023

Il Legale di Cannone

“Insisteremo con la Procura, affinché siano accertate le sicure responsabilità del dirigente comunale che firmò la delibera di installazione dei parcheggi ad 1 metro dall’incrocio e sul conducente della Toyota Aigo, che era parcheggiata in totale divieto di sosta. Circostanze che hanno avuto un effetto determinante sul decesso di Camilla Di Pumpo. Ammesso che via sia stata colpa da parte di Francesco Cannone, se il parcheggio fosse stato ad una distanza regolare, prevista dal codice della strada, e la Toyota non fosse stata lasciata in una posizione assurda, oggi Camilla Di Pumpo sarebbe viva.

Queste circostanze non si devono e non si possono trascurare”. Per la discussione delle parti nel giudizio abbreviato come scritto arriveremo a pochi giorni al Natale 18-12-2023.Nella stessa udienza il gup deciderà sul rinvio a giudizio degli altri 3 imputati per favoreggiamento e concorso in falsità ideologica per aver tentato di depistare le indagini.

Durante l’udienza preliminare, i legali della  famiglia della vittima,Camilla Di Pumpo  si sono costituiti parte civile. Inoltre la Procura ha chiesto un rinvio per poter esaminare le perizie tecniche fornite dai consulenti di parte, sia dal legale della difesa di Francesco Pio Cannone, l’avvocato Michele Sodrio, che dai legali della famiglia Di Pumpo Michele Curtotti, Michele Vaira e Antonio Pedarra, che accerterebbero una serie  concause velocità e tempi di frenata del sinistro.