San Severo(FG): 200 Famiglie a rischio di sfratto per occupazione abusiva degli alloggi


La città di San Severo(FG), si trova di fronte a una difficile situazione abitativa che coinvolge circa 200 famiglie a rischio di sfratto a causa dell’occupazione abusiva degli alloggi. Precisiamo che gli alloggi sono stati occupati alcuni quindici anni fa altri dieci anni, altri sette anni fa.Questa emergenza abitativa sta mettendo a dura prova le risorse della comunità e sollevando importanti questioni sociali ed economiche.

Le famiglie coinvolte in questa situazione si trovano in alloggi che hanno occupato senza autorizzazione, spesso a causa di difficoltà economiche o di mancanza di alternative abitative accessibili. Molti di loro si trovano in una situazione di precarietà economica e sociale, con poche risorse a disposizione per affrontare la prospettiva di essere sfrattati dalle loro case.

La questione degli sfratti a San Severo solleva importanti interrogativi sul diritto all’alloggio e sulle politiche abitative nella regione del Comune. Mentre è comprensibile che gli enti proprietari desiderino proteggere i loro diritti di proprietà.Youfoggia.com ha sentito alcune famiglie che stanno manifestando per la difesa di un tetto e sopratutto per dare un tetto ai propri figli.E’ importante considerare le circostanze individuali delle famiglie coinvolte e trovare soluzioni che tengano conto delle loro esigenze e della loro dignità umana.

Inoltre, la situazione degli sfratti a San Severo evidenzia la necessità di una maggiore attenzione alle politiche pubbliche volte a garantire l’accesso all’alloggio per tutti i cittadini, specialmente quelli in condizioni di vulnerabilità economica e sociale.”Oggi la politica locale non ha fatto nulla” una madre di tre figli che si trova in questa situazione ci ha dichiarato” La politica locale non ha fatto nulla vengono solo a chiederci voti all’ elezioni promettendo e non facendo nulla, le ultime due elezioni l’attuale sindaco,Miglio, ci ha promesso che si sarebbe attivato, come si vede è terminato il suo secondo mandato da sindaco e noi non abbiamo ricevuto nulla”. Un padre di famiglia ci dichiara” I politici sono venuti spesso qui da noi a chiedere voti e noi come tanti bonaccioni (scriviamo questo termine in sostituzione della parola) abbiamo votato credendo a ciò che ci diceva.Siamo andati in Comune ma tra Vigili e scorta il sindaco non ci ha ricevuto.Ci trattano come delinquenti come se avessimo una malattia, noi siamo andati per manifestare il nostro disagio e per metterci in regola amministrativamente, ma nulla ci è stato detto, non ci hanno ricevuto”.

Youfoggia.com consiglia che bisogna includere la promozione di programmi abitativi accessibili, l’implementazione di misure di sostegno per le famiglie in difficoltà e un maggiore impegno nella prevenzione dell’occupazione abusiva degli alloggi.

È fondamentale che le autorità locali, insieme alla società civile e alle organizzazioni non governative, lavorino insieme per trovare soluzioni sostenibili a questa emergenza abitativa. Questo può includere la ricerca di alternative al sfratto, come la mediazione tra l’ente proprietario e gli inquilini, la ricerca di alloggi temporanei o il sostegno finanziario per le famiglie in difficoltà.

Inoltre, è importante affrontare le cause sottostanti della precarietà abitativa a San Severo, comprese le sfide economiche e sociali che molte famiglie affrontano nella ricerca di alloggi adeguati e accessibili. Questo richiede un impegno a lungo termine per migliorare le opportunità economiche, l’istruzione, i servizi sociali e altre risorse che possono contribuire a migliorare la qualità della vita e la stabilità abitativa per tutti i residenti della città, compito della politica che promette ma non fa nulla.

La situazione degli sfratti a San Severo richiede una risposta urgente e compassionevole da parte delle autorità e della comunità nel suo insieme. È essenziale lavorare insieme per trovare soluzioni che rispettino i diritti e la dignità delle persone coinvolte e che contribuiscano a creare una città più inclusiva, equa e solidale per tutti i suoi abitanti.

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