Foggia: La mamma di Camilla “Roberta Abruzzese “in post riassume la sua posizione

“Camilla amore mio, eravamo già perdenti, ma ieri in quell’aula di tribunale siamo stati colpiti e affondati” per sempre💔

𝗜𝗹 𝗰𝘂𝗹𝗼 𝘁𝗲 𝗹𝗼 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗮𝗿𝗲, con la complicità di uno Stato e di una Giustizia che tutela sempre più i delinquenti a discapito delle vite umane e delle anime belle.

Doveroso è questo mio post sulla sentenza per il tuo ASSASSINO. La verità è che davvero non so da dove cominciare visto l’argomento lungo e complesso. Sicuramente da mamma ferita e privata del bene più prezioso, avrei voluto, considerando i personaggi, una “Condanna a Morte” o che mi fosse riconosciuto il “Diritto alla Vendetta”, anche se poi il coraggio mi sarebbe mancato.
Premesso questo, ho sempre sperato in una condanna che non deludesse e tradisse il Tuo credere fortemente nella Giustizia…. che dire??????
Forse Tu non ti saresti neanche tanto sorpresa conoscendo i limiti della legge, limiti che da tenace, brillante, entusiasta ma ingenua neopraticante credevi di poter cambiare, perché è questo che mi procura tanto altra rabbia. Tu davvero ti illudevi di poter cambiare e migliorare questo mondo ingiusto e malato.
Le mie conclusioni a questa condanna sono:
𝙂𝙧𝙖𝙣𝙙𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙪𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚, 𝙢𝙤𝙧𝙩𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙚 𝙩𝙧𝙞𝙨𝙩𝙚𝙯𝙯𝙖 e soprattutto un enorme senso di fallimento sotto tutti i punti di vista, che mi fa sentire profondamente amareggiata e schifata dalla vita, tanto da credere che ormai nulla potrà più sorprendermi o deludermi. Una sentenza che mi conferma che siamo sempre più proiettati verso l’estinzione, che ci stiamo impegnando a raggiungere e che purtroppo ci meritiamo.

Speravo anche in una sentenza che mi desse speranza per Tuo fratello e che mi consentisse ancora di trasmettergli valori fondati sulla verità, il rispetto, la giustizia e a perseguire il bene che alla fine dovrebbe sempre premiare, ma sarà ormai impossibile visto che non ci credo più neanche io e che non pagano. Una sentenza che mi fa vergognare di esistere e pentire di aver messo al mondo dei figli a cui non ho potuto garantire futuro e protezione. Potrei dilungarmi e dire ancora tanto, ma sono le 5.15 di un altra lunga notte insonne e credo possa per oggi bastare.
Concludo affermando che piuttosto avrei preferito che non fossero state accolte le aggravanti, ma che fosse dato alla vita di Camilla un valore maggiore a 2 anni e 10 mesi, soprattutto dopo tanti anni di studio, impegno e sacrifici, e, considerando che per conseguire la sua laurea in giurisprudenza ci ha impiegato circa 5 anni, per assurdo la sua vita ne vale molto meno, qualcosa non quadra e non torna.

Amore mio, oggi oltre che arrabbiata, ti sentiresti più delusa e tradita di me, perché questo era il Tuo credo sul quale avevi puntato, ti eri formata e maturata. Perdonami, sicuramente avresti saputo argomentare e difenderti molto meglio, nel mio piccolo posso solo dire ciò che ho nel cuore, con la stessa sincerità e lealtà che ti contraddistingueva.

Evito di commentare i due anni sulla sospensione della patente, perché potrei esagerare. Resto in attesa delle nuove vittime e altri danni di questi noti pirati della strada, oltre che di traffici pericolosi e poco leciti, che però li rendono popolari e ricercati.

Spero di poter dire che questa sconfitta non è solo la nostra, ma di tutta la gente perbene che vive onestamente, si spacca la schiena, fa sacrifici, investe per lo studio e nell’educazione dei figli, che spera e merita un cambiamento, ma che invece continua a prenderselo in quel posto come è stato per Camilla.

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