I rapporti tra politica e criminalità in Capitanata

I rapporti tra politica e criminalità in Capitanata sono un fenomeno complesso e radicato, che ha condizionato lo sviluppo economico e sociale del territorio per decenni.

La criminalità organizzata, in particolare la 4 Mafia foggiana, ha sempre avuto un forte interesse per il controllo del territorio e delle risorse economiche. Per questo motivo, ha cercato di infiltrarsi negli apparati politici locali, attraverso legami diretti con politici e amministratori pubblici, o indiretti, attraverso la corruzione e il condizionamento degli elettori.

Questi rapporti hanno permesso alla criminalità organizzata di ottenere una serie di vantaggi, tra cui:

Il controllo delle attività economiche e degli appalti pubblici.
Il condizionamento delle istituzioni e della pubblica amministrazione.
L’impunità per i propri reati.
I rapporti tra politica e criminalità in Capitanata hanno avuto conseguenze negative per il territorio, tra cui:

Lo sviluppo economico frenato.
La corruzione diffusa.
La violenza e l’intimidazione.
Negli ultimi anni, le forze dell’ordine e la magistratura hanno intensificato la lotta alla criminalità organizzata in Capitanata, con risultati importanti. Tuttavia, il fenomeno è ancora presente e rappresenta una seria minaccia per la legalità e lo sviluppo del territorio.

Ecco alcuni esempi concreti di rapporti tra politica e criminalità in Capitanata:

Negli anni passati ,il Tribunale di Foggia ha incriminato molte persone, tra cui politici, amministratori pubblici e imprenditori, per corruzione e favoreggiamento alla mafia.
Nel 2021 la Guardia di Finanza ha denunciato un consigliere comunale di Foggia, accusato di aver ricevuto pressioni sull’istallazione delle telecamere a Foggia .
Nel 2023, la Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha sequestrato beni e fatto scogliere il Comune di Orta Nova(FG) per infiltrazione mafiosa.Nella relazione dei commissari si evidenziava come la tecnostruttura facilitava la criminalità locale ad acquisire lavori senza le dovute autorizzazioni.Inoltre furono sequestrati ben 100 milioni di euro a un’associazione mafiosa operante nel Gargano.Il classico business dei contributi europei.
Questi casi dimostrano che i rapporti tra politica e criminalità in Capitanata sono ancora una realtà concreta, che va contrastata con fermezza.

Lo dimostra l’ordinanza cautelare Omnia nostra: i clan del Gargano erano riusciti ad acquisire il controllo di un’azienda ittica in difficoltà investendo sulla società grosse quantità di denaro e sfruttando metodi mafiosi per garantirle il monopolio del mercato del pesce di Manfredonia.Questo è riciclare i soldi sporchi provenienti da affari illeciti e renderli puliti immettendoli nell’economia locale.

Il procuratore Roberto Rossi, a capo della procura e della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Bari, dichiara :

“Abbiamo riscontrato che la 4Mafia a livello nazionale ha dei legami con la ‘ndrangheta e la camorra, mentre sul piano internazionale ha ottimi rapporti con la mafia albanese, su cui stiamo lavorando grazie a una squadra investigativa comune con Tirana. Da qualche anno vantiamo anche dei collaboratori di giustizia albanesi. Un altro forte legame l’ha instaurato con i narcos dell’America Latina, soprattutto colombiani. Mentre, fatti salvi accordi specifici e incontri in carcere, non ci sono rapporti consolidati tra la mafia della Capitanata e la Sacra corona unita: prevale la rivalità territoriale.La politica ha dato una grossa mano alla 4Mafia per allargare il proprio raggio di azione”.

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