Guardia costiera e Federagenti insieme per lo sviluppo dell’interfaccia unica marittima nazionale

Rafforzare la collaborazione per lo sviluppo della National marittime single window, l’interfaccia unica marittima nazionale, è l’obiettivo di un protocollo d’intesa siglato stamattina a Taranto tra il comando generale delle Capitanerie di porto e Federagenti nell’ambito dell’assemblea pubblica della Federazione nazionale degli agenti e rappresentanti di commercio, sul tema “Porto Italia nel mondo che cambia”.

L’interfaccia marittima unica nazionale è già pienamente operativa e confluirà nel sistema European marittime single window environment (Emswe). Un progetto quest’ultimo che ha l’obiettivo di far parlare nella stessa lingua digitale le navi che approderanno, a partire da agosto 2025, in tutti i porti europei, tagliando i tempi e i costi di sosta e partenza a vantaggio della velocità delle procedure e della sostenibilità ambientale.

Un’interfaccia unica marittima europea, istituita con Regolamento 2019/1239, che ha disegnato un percorso che portera’ le navi a dialogare con un interlocutore unico (per l’Italia la Guardia costiera) e che vede il nostro Paese in prima fila nel raggiungimento di questo obiettivo.

L’Italia, infatti, con decreto interministeriale pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 7 ottobre, affida al Comando generale delle Capitanerie di porto, autorità nazionale competente, il ruolo di coordinamento delle azioni volte all’attuazione del progetto che si sviluppera’ in una dimensione europea.

In questo contesto Federagenti collaborerà su vari fronti, raccogliendo e valorizzando i suggerimenti provenienti dall’utenza di riferimento con lo scopo di rendere il sistema coerente con l’obiettivo del miglioramento della sua efficienza, della riduzione degli oneri amministrativi, dell’armonizzazione e dell’interoperabilità dei sistemi, collaborando inoltre nelle sessioni di test e nell’attività di indottrinamento.

L’accordo è stato sottoscritto dal comandante generale delle Capitanerie di porto Nicola Carlone e dal presidente Federagenti, Alessandro Santi.

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