Foggia:Sanità, falsificò atti della Asl per favorire imprese amiche

Il tribunale amministrativo condanna ancora una volta ex funzionario arrestato nel 2011.

Un ex funzionario della Asl di Foggia viene nuovamente condannato per aver falsificato determine dirigenziali ,in alcuni casi inventato degli ordini di acquisto, falsificando la firma dell’allora dirigente. Il tutto effettuato per agevolare alcuni imprenditori amici,per avere un ritorno. La Corte dei conti ha condannato nuovamente,per la quinta volta Nazario Di Stefano, 60 anni, di San Severo, già coinvolto nelle indagini della Procura di Foggia cominciate nel 2011 a seguito di un esposto anonimo che la Regione girò agli inquirenti.

In questo caso si tratta di beni acquistati ma in realtà mai consegnati alla Asl di Foggia. Cioè erano degli ordini creati dal nulla.E il motivo è semplice: Di Stefano, addetto all’area gestione del patrimonio, avrebbe preparato ordini di fornitura,falsificando la firma del dirigente,a sua volta coinvolto nel filone di inchiesta principale,nelle determine dirigenziali false si attestava che alcune ditte erano state autorizzate a fornire vari beni sanitari. Ma non era vero : l’unica cosa vera erano i soldi che l’ASL pagava pari a 123mila euro.

La Corte dei Conti ha contestato il danno erariale,secondo la Procura erariale, rappresentata in udienza dal vice procuratore generale Cosmo Sciancalepore – risulterebbe comunque confermato anche nell’ipotesi di eventuale consegna (non riscontrata) dei suddetti beni…

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