APRIRE UN NEGOZIO IN CAPITANATA, BISOGNA PAGARE ALLA MALAVITA “LA PROTEZIONE”

FOGGIA, 30 Maggio – Si sapeva che la malavita foggiana era organizzata in maniera tale da recuperare soldi sia per sostenere le loro spese che per le famiglie dei carcerati.

“Chi apre un’attività a Foggia, chi è proprio di Foggia, che è nato in quella città, sa che deve pagare è obbligato”

Il neo collaboratore di giustizia Patrizio Villani, della mafia foggiana ha dichiarato ai magistrati sul fenomeno estorsivo a Foggia.

Nell’interrogatorio effettuato, dopo aver dichiarato di collaborare ,il Pm della dda di Bari Perrone Capano gli ha chiesto se a Foggia per fare le estorsioni occorra fare gesti intimidatori o basti recarsi presso l’attività commerciale.
    “Ci stanno posti dove non devi fare niente, devi solo chiedere e ci sta l’attività che te li da; e ci stanno posti dove non vogliono pagare e devi fare le lettere, i proiettili; oppure quando chiudono vai con un motore vestito e ti fai vedere con la pistola in mano e gliela batti vicino al vetro”. Le dichiarazioni di Villani sono contenute in un verbale di 130 pagine che i due pm baresi hanno messo a disposizione della difesa nel corso del processo abbreviato denominato “Decima Bis” in corso nell’aula bunker di Bitonto e che conta una quindicina di imputati tra cui lo stesso Villani. Secondo Villani le vittime di estorsioni direbbero: “Li devo dare allo Stato? Li do a loro – si legge nel verbale – “Chi invece no, quello la devi lavorare un po’, li devi andare a minacciare, gli devi rendere la vita impossibile, glielo devi far capire”. Villani risponde anche alle curiosità dei due magistrati che gli chiedono come mai gli attentati dinamitardi contro le attività commerciali si concentrano in particolar modo ad inizio d’anno (11 quelle avvenute nelle prime settimane del 2022). “Si dà un segnale per dire: è iniziato l’anno bisogna fare…?” Gli chiede il pm Perrone Capano. “E’ solo ironia della sorte che è l’inizio dell’anno” – risponde Villani -. “Non c’è una scelta – spiega -. E’ una casualità”.

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