Ospedale San Severo, FdI: “E’ tempo di garanzie, Palese ed Emiliano agiscano in fretta per evitare chiusura naturale della struttura”assunzioni di medici e personale infermieristico

Di seguito la sintesi della conferenza stampa del Gruppo regionale di Fratelli d’Italia davanti al nosocomio.
Il gruppo regionale di Fratelli d’Italia, in giro per gli ospedali pugliesi, oggi ha denunciato, davanti all’Ospedale di San Severo, le gravi carenze che porterebbero la struttura ad una chiusura naturale. Quindi, al contrario di quanto in queste ore il presidente Emiliano – che finora ha detenuto la delega alla Sanità – e l’assessore Palese stanno raccontando alla stampa, le carenze ci sono e sono evidenti. Si tratta di reparti completamente abbandonati ed organico ridotto all’osso oltreché allo stremo. E sono proprio i (pochi) medici che operano nell’ospedale a tenere alti gli standard previsti dal DM 70, lavorando con abnegazione, senza alcuna garanzia futura e senza una programmazione a lungo termine. Basti pensare al reparto di Ortopedia, dove un solo medico -a fronte dei 10 previsti dal regolamento regionale- porta avanti il lavoro, con numerose richieste da parte dei cittadini in cura che spesso ricorrono alla mobilità passiva verso il Molise, geograficamente vicino a S. Severo, con tutti danni economici conseguenti per il sistema sanitario regionale.
Anche il reparto di Ginecologia registra gravi carenze nella pianta organica e presto solo 3 medici resteranno a prestare servizio; stesso discorso per Pediatria, con medici a convenzione a costi altissimi, e per Chirurgia dove un solo medico opera una volta a settimana. 
È inevitabile, quindi, che di fronte alla mancata programmazione nessun medico investa in Puglia, preferendo trasferirsi in altre regioni che, al contrario della Puglia, bandiscono concorsi a tempo indeterminato.
Di qui l’appello di Fratelli d’Italia all’assessore Palese: chiudere con i comunicati stampa e con i proclami e procedere speditamente con le assunzioni; e poi la proposta: adottare modelli organizzativi differenti, come la dipartimentalizzazione aziendale, per poter soddisfare tutte le esigenze delle strutture ospedaliere.
Il caso di San Severo investe infatti l’intera Puglia, perché ogni ospedale è inserito in una rete ospedaliera, e se alcuni di questi ospedali vengono declassificati o portati ad inevitabile chiusura, si scombina l’intero sistema ospedaliero. Perciò, se è vero che Palese vuole l’Eldorado per San Severo, allora si muova subito: un reparto non può stare in piedi con due medici o con medici a gettoni, serve lungimiranza di chi ha responsabilità di governo./comunicato

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