Basilicata, Sanita Lucana la fine di un’inizio di un sistema “definito intreccio “.chiesti 3 anni al governatore Pittella.

L’inchiesta  scaturita da un insieme di verifiche a riscontro di denunce effettuate sulla Sanità Lucana verte su concorsi,su procedure tecniche amministrative sia dell’Asl Matera che Asl Potenza. Inizialmente  parti nel 2018 dalla Procura di Matera che emise mandato di arresto per 22 indagati con a capo il Presidente Pittella. Mentre per alcuni furono effettuati dei provvedimenti cautelari con obblighi di dimora.L’operazione fu condotta dalla Nucleo Guardia di Finanza controllo gestione fondi pubblici con un coordinamento della Procura.

Oggetto dell’indagini era ASM,il direttore Generale Pinto Quinto, braccio destro operativo di Pittella fu messo in carcere. Che dire che ci fu un vero terremoto che sconvolse un piccolo territorio come la Basilicata.Sicuramente il problema e che coinvolse tutti i dirigenti Tutti i  dirigenti dell’Azienda sanitaria della provincia di Potenza, dell’azienda regionale San Carlo di Potenza, del Centro Oncologico regionale della Basilicata ed anche la Asl Bari.

“PITTELLA DEUS EX MACHINA”

 -Dalla verifica effettuata dalla Guardia di Finanza N.F.R. si riscontro che il “sistema di corruzione e asservimento della funzione pubblica a interessi di parte di singoli malversatori“. Questo fece rilevare il centro del potere.Il sostituto procuratore delegato  defini c’è sempre la stessa  ratio ispiratrice, la politica nella sua sempre più fraintesa accezione negativa e distorta”. Mentre il G.I.P.  Angela Rosa Nettis scrisse nell’ordinanza cautelare . “E’ la politica  che condiziona pesantemente la gestione delle aziende sanitarie lucane e in particolar modo le procedure selettive per assumere personale nella sanità e accreditamenti di strutture non idonee a servizi ospedalieri , non solo al fine di ampliare il consenso elettorale ma anche allo scopo di ‘scambiare’ favori ai politici di pari schieramento che governano regioni limitrofe, come è il caso della Puglia e della Campania”.

Il   presidente della Regione Basilicata, Pittella, senza nessuna discussione è il “deus ex machina di questa distorsione istituzionale nella sanità lucana, “è riuscito ad condizionare scelte gestionale delle aziende sanitarie e ospedaliere regionali non solo locale ma anche fuori regione riuscendo ad dialogare direttamente con i loro direttori generali”.Ricordiamo che le nomine effettuate sono state tutte e sottolineiamo tutte dallo stesso  Pittella. Pertanto come definirli ,e dunque, persone sue  ” che eseguono prontamente “si legge nell’ordinanza.

I direttori generali “fedelissimi” del governatore lucano sono stati tagliati di netto. Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Matera, Pietro Quinto, fu arrestato  per presunte irregolarità in concorsi, nomine e altre procedure amministrative nella sanità lucana. Dalle carte processuali si riscontro che il centro fondamento dell’inchiesta, nell’ordinanza cautelare firmata dal gip.

Il G.I.,P. lo descrisse come “la  figura  levarsi a quella non solo di soggetto totalmente  assoggettato al suo principale referente politico, con cui è solito interfacciarsi sia telefonicamente che ‘de visu‘ tutte le volte in cui è necessario trattare argomenti che devono rimanere riservati e confidenziali, ma anche a quella di persona che ambisce a conquistare il ruolo di ‘uomo forte’ della sanità lucana”.

Questo suo atteggiamento sia personale che professionale è stato il suo danno maggiore “La sua ambizione che lo ha  reso Quinto un politico, nel senso deleterio del termine ,egli stesso, cioè un soggetto capace di relazionarsi, anche da pari, con una pluralità di personaggi politici e non, ma più in generale con tutti quelli che potremmo definire ‘poteri forti’ ai quali egli ‘non può dire di no'”.

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