LE INDAGINI VANNO AVANTI “GLI AVVOCATI CHE HANNO OPERATO CON DE BENEDICTS NON DORMONO”.

Un collaboratore di giustizia D.Milella braccio operativo del Boss del quartiere Japigia, Eugenio Palermiti dichiaro’ 18 mesi fa in una serie di interrogatori degli elementi investigativi che fecero raccapricciare i giudici che lo ascoltarono.A febbraio 2020 in piena pandemia alcuni giudici della DDA interrogarono il Milella il quale nelle centinaia di verbali riempiti disse in maniera chiara ,certa da non creare dubbi che il giudice De Benedictis era punto di riferimento di alcuni avvocati foggiani che difendevano pregiudicati foggiani e del Gargano e alcuni avvocati baresi si erano accodati anche loro per risolvere alcune problematiche giuridiche per i loro clienti pregiudicati.Questa dichiarazione creo un po’ di scompiglio nei sostituti della DDA.Tanto è vero chi conosce l’organizzazione della DDA ,quando ci sono notizie o informazioni,dichiarazioni che vengono ritenute allarmanti, preoccupanti sconvolgenti si informa immediatamente il coordinatore Antimafia e lo si rende partecipe della riunione.Il coordinatore dott.Giannella informa subito il Procuratore antimafia Giuseppe Volpe titolare del periodo (ricordiamo che il dott.Volpe è andato in pensione il 29 agosto 2020 ultimo suo giorno di lavoro dalla Procura antimafia di Bari).Da quel momento vennero messi ai raggi X tutte le scarcerazioni che ci furono che per gli inquirenti erano sospette.Questo creo non poco disagio e imbarazzo perché un loro collega era la persona che distruggeva mesi, anni di lavoro. Iniziavano ad avere il quadro più chiaro , piano piano si stava delineando come una cosa più grande di quella che ci si aspettava.Immediatamente la Direzione Antimafia prese informazioni presso le forze di polizia.Scrisse al Comando provinciale dei Carabinieri del capoluogo Dauno .Il reparto operativo investigativo trasmise le trascrizioni delle intercettazioni dove evidenziavano che il pregiudicato Della Malva confidava alla sua compagna di aver speso 30 mila euro per comprare un giudice di Bari che lo avrebbe agevolato.Questa trascrizione fu vista come un campanello di Allarme che confermava le dichiarazioni del collaboratore. immediatamente fu messo sotto controllo l’avv.Chiarello che era difensore di R.Dello Russo,

Questo sistema scoperto dagli inquirenti sta facendo dubitare che duri da molto tempo ,che stia in piedi da molti anni.Le carte la documentazione fino ad oggi lavorata evidenzia il sistema era in piedi da molti anni questo periodo è stato messo a fuoco negli interrogatori avuti con l’ex giudice che ha ammesso le sue responsabilità dichiarando periodi nomi e cifre.In futuro le indagini dovranno riscontrare le dichiarazioni 8 ore di interrogatorio rese dal De Benedictis agli investigatori.Questo scenario ci fa comprendere che saranno lunghe le indagini saranno complicate e ci dovranno essere sempre dei riscontri che vadano a costruire una buona accusa.

Come è stato detto da un inquirente “scoveremo tutti gli avvocati e le persone coinvolte in questa brutta situazione che ci ha imbarazzato sia in magistratura che nei carabinieri.

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