Colore Regioni,Emilia Romagna verso l’arancione, Abruzzo rischia il rosso

In Umbria l’occupazione delle terapie intensive è giunta al 59%,mentre la Valle D’aosta sembra avere numeri bassi e da zona bianca. Coloro che sono più ottimisti sono il Piemonte, il Lazio e Friuli Venezia Giulia, per loro è ferma decisione di lasciarle in zona gialla. Mentre i contagi e soprattutto i ricoveri aumentano in Emilia Romagna, l’assessore regionale dell’Emilia Romagna attende le decisioni del governo, ed è già consapevole di tornare in zona arancione. In Abruzzo sembra esserci una situazione più difficile e delicata, dove ci sono due capoluoghi in zona rossa,Pescara e Chieti. 

Venerdì, invece c’è il rischio che tutta la regione arrivi oltre l’indice RT del 1.20, questo è il limite per esser dichiarata zona rossa. 



Il Friuli Venezia Giulia ha visto scendere il suo indice RT da 0.9 a 0.8 perciò sembra che la zona arancione sia stata evitata, le indiscrezioni dei giorni scorsi si sono rivelate fasulle. Il governatore del Friuli è fiducioso sul fatto che la regione rimarrà in zona gialla, e attende la decisione di oggi che verrà annunciata dall’Istituto superiore di sanità nazionale. In Piemonte la situazione sembra alquanto stabile, i numeri sembrano fissi a quelli da zona gialla. Il presidente della Regione Alberto Cirio comunica che la situazione non sembra essere peggiorata, l’indice RT è lievemente in crescita ma comunque rimane sotto l’1%. 

L’ufficialità dei dati e il colore della regione spetta sempre al Comitato scientifico e al Ministero della Salute. Dovrebbe rimanere in zona gialla proprio per via della riduzione dei suoi focolai, e la riduzione dei posti letto in terapia intensiva. Se riuscisse a passare in zona bianca, cadrebbero tutti i divieti e le misure restrittive, sia palestre, cinema, teatri e lo sci amatoriale riprenderebbero senza problemi.

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