Fumata bianca a Palazzo di Città. Landella vara la sua nuova Giunta. Spaccatura nel gruppo consiliare della Lega

Ci siamo. In questi minuti il sindaco Franco Landella sta convocando i nuovi assessori della sua Giunta per provvedere formalmente alla firma dei decreti di nomina. L’ufficializzazione è attesa dunque nelle prossime ore da Palazzo di Città. Al momento i due nuovi ingressi, come detto nei giorni scorsi, riguardano la titolare della delega alla Sicurezza e alla Legalità Alessandra Loretti, indicata da Forza Italia, e Rosario Narciso che riceverà quella al Bilancio, espressione di Fratelli d’Italia e segnatamente del consigliere Bruno Longo. Tutto il resto della squadra assessorile dovrebbe essere confermato, a meno di cambi dell’ultima ora in casa leghista, il partito che più di tutti ha rallentato la chiusura del “minirimpasto” per le proprie tensioni interne, che potrebbero adesso provocare strascichi dopo l’ufficializzazione del ritoccato esecutivo comunale. Il Landella bis, dunque, nasce con uno schema identico al primo: a Loretti e Narciso si aggiungono i leghisti Paolo La Torre e Raffaella Vacca (Urbanistica e Politiche Sociali), l’esponente di Fratelli d’Italia Matteo De Martino (Ambiente), Anna Paola Giuliani (Cultura), Sergio Cangelli (Legale e Contenzioso), le ex forziste Claudia Lioia e Sonia Ruscillo (Pubblica Istruzione e Attività Economiche). La delega ai Lavori Pubblici, invece, resta saldamente nelle mani del primo cittadino, che in materia concede solo una delega di studio (quindi senza poteri gestionali ed operativi) al consigliere comunale Francesco Morese. Verosimile che la vicesindacatura passi di mano (attualmente assegnata a Paolo La Torre) alla luce del “trasloco” di Landella da Forza Italia alla Lega. Delega, quest’ultima, che dovrebbe essere affidata ad un esponente del partito di Giorgia Meloni. Anche nelle aziende partecipate non c’è alcun cambio, tranne che per Oronzo Orlando (indicato da Fratelli d’Italia) e Caterina Cavallo (in quota sindaco, ma che i bene informati riferiscono essere stata indicata dal consigliere della Lega Dario Iacovangelo) che hanno fatto il loro ingresso nel CdA di Amiu Puglia SpA. Chiusa la partita della Giunta, adesso gli occhi sono tutti puntati sulla geografia del Consiglio comunale. Sono attualmente cinque i consiglieri indipendenti, a cui potrebbero aggiungersi Salvatore De Martino e Concetta Soragnese, che sembra intendano lasciare il gruppo del Carroccio (riducendolo così a soli due soli rappresentanti, Consalvo Di Pasqua e Dario Iacovangelo) dopo l’esito di una verifica che non ha tenuto conto della manifestata esigenza di un riconoscimento politico per il gruppo che alle ultime elezioni regionali ha sostenuto l’ex segretario cittadino della Lega ed ex presidente del Consiglio comunale Luigi Miranda (primo dei non eletti in Regione). Sarà nell’Aula consiliare che adesso il sindaco dovrà dimostrare di avere una solida maggioranza, per proseguire il suo secondo mandato senza dover rimettere presto mano alle caselle dell’esecutivo, per via di rapporti di forza e di rappresentanza nel centrodestra che non hanno fatto registrare nessuna significativa mutazione, con la Lega che monopolizza di fatto la Giunta. Perché dal punto di vista sostanziale gli assessori che hanno sostenuto attivamente e pubblicamente alle regionali il partito di Matteo Salvini sono ben sei sui nove totali: La Torre, Vacca, Cangelli, Giuliani, Ruscillo e Lioia, ai quali va aggiunta l’ampia galassia di consiglieri d’amministrazione e presidenti delle aziende partecipate, dall’Amgas ad AM Service. E si sa, in politica la collocazione in una competizione come quella delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale non può essere mai considerata una scelta individuale o dal valore esclusivamente amministrativo e locale.

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