Parco Nazionale del Gargano: la Lega risponde ai grillini con la stessa moneta. Ecco l’interrogazione parlamentare che fa le pulci al ministro Costa

Una Lega pugliese compatta e risoluta – in funzione di controparte del Movimento 5 Stelle e a difesa del professor Pazienza – fa le pulci al ministro Costa sulle ispezioni ministeriali inviate il 5 ottobre all’ente Parco Nazionale del Gargano dopo la richiesta arrivata dai grillini attraverso l’interrogazione parlamentare del senatore foggiano Marco Pellegrini. Richiesta effettuata in Parlamento dal pentastellato per vederci chiaro sulla bagarre nata tra il presidente Pasquale Pazienza e la ormai ex-direttrice Maria Villani, licenziata dopo solo tre mesi di prova. Ebbene è arrivata la risposta della Lega (a cui il presidente Pazienza sarebbe vicino) con la stessa moneta del M5S: una interrogazione al ministro a firma dei deputati Vannia Gava, Anna Rita Tateo e Rossano Sasso effettuata evidentemente su impulso di tutti gli alti gradi del quartier generale pugliese con lo stemma di Alberto da Giussano (dal segretario regionale e deputato Luigi D’Eramo al senatore Roberto Marti, dall’europarlamentare Massimo Casanova al vice segretario foggiano Raimondo Ursitti, al segretario per la Provincia di Foggia Daniele Cusmai, ai consiglieri regionali eletti, ai dirigenti tutti) “per stigmatizzare – scrivono – l’indecente teatrino a cinquestelle che sta, suo malgrado, coinvolgendo da settimane un Ente importante della provincia di Foggia, tirato per la giacchetta dai pentagrillini non si capisce bene per quale motivo, quasi a volerne minare serenità del clima, autonomia e svolgimento delle proprie funzioni, secondo un modus operandi tipico del M5S che ci ha abituato a prove muscolari funzionali più ai loro equilibri e desiderata politici, che all’interesse pubblico di un territorio”. In particolare i leghisti chiedono lumi al ministro Costa sulla figura di uno degli ispettori inviati a Monte Sant’Angelo, libero professionista consulente Sogesid, e se la convenzione tra Sogesid e Ministero possa contemplare anche la titolarità di una tale funzione ispettiva. Inoltre i parlamentari della Lega chiedono al ministro se è vero o no che all’atto di licenziamento della Villani sia stato inviato dalla presidenza dell’ente Parco del Gargano una folta documentazione che informava la direzione generale Pna dell’evoluzione del rapporto lavorativo in corso con Maria Villani, e infine, se il ministro Costa, che aveva nominato quest’ultima alla direzione del Parco, sapesse degli stretti rapporti di parentela che sembrerebbero intercorrere tra l’ex direttrice e uno dei vertici di Federparchi (all’interno della quale federazione la Villani ha avuto ruoli professionali prolungati nel tempo). In ultimo la Lega “chiede di sapere se la fuga di notizie che ha interessato questa vicenda, spacciata da alcuni eletti come prodotto ‘del rapporto privilegiato’ che intercorre tra il Movimento 5 Stelle e il Ministro Costa, corrisponda a verità e non rischi di costituire, invece, un pesante macigno sui rapporti di correttezza, autonomia dalla politica e lealtà che dovrebbero intercorrere fra due enti istituzionali. Questo è il nostro giudizio. Gradiremmo conoscere quello di Costa”, concludono i rappresentanti istituzionali del Carroccio, che chiedono a Costa, dopo i chiarimenti forniti da Pazienza sulle motivazioni della revoca dell’incarico alla direttrice dell’ente Parco, “di placare le polemiche e permettere al presidente Pazienza, che peraltro lui stesso ha nominato, di esercitare al meglio le proprie funzioni e lavorare per lo sviluppo sostenibile del territorio e la tutela dell’ambiente” .

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