IL COMUNICATO STAMPA DELLA PROCURA REGIONALE DI FDI SULLO SCANDALO SANITARIO DI EMILIANO PER LE TARIFFE COVID DEL DON UVA DI TELESFORO


Stavolta siamo rimasti sorpresi, molto. Non ce lo aspettavamo un comunicato stampa così forte.
Da parte della neocostituita Procura regionale di Fratelli d’Italia.
Che sulla gestione del Covid accusa il povero Emiliano di favori tariffari fatti al povero Don Uva del povero Telesforo.
Quello dell’intervista del 4.2.2023 della Gazzetta del Mezzogiorno, che aveva minacciato i giudici del lavoro perché gli reintegravano i dipendenti licenziati per maltrattamenti sui pazienti gravi disabili psichici dell’ex manicomio di via Lucera. Non era vero ma disse così. Senza che l’ANM intervenisse in difesa dei giudici, che non avevano reintegrato nessun violentatore sul posto di lavoro. Era solo una bugia in buona fede, accompagnata dall’accusa di(fatta da Telesforo) riciclatore a qualche ex compagno di merende di 5 milioni per ottenere una torta di 500 milioni di euro da Emiliano, accompagnata dal regalo dell’accreditamento in maniera al quanto discutibile nel sistema pubblico sanitario pugliese delle sue strutture di Clinica S.Francesco e Villa serena, ora Ospedali di serie A.
Questo nel 2017, quando Presidente di Universo salute era l’ex amico Michele D’Alba.
Poi nell’intervista del 4.2.2023 Telesforo confessa che l’inchiesta della Procura sui maltrattamenti/violenze ai pazienti del Don Uva foggiano erano iniziati il 22.6.2022, con la sua collaborazione e quella di un suo dipendente, nominato assistente giudiziario.
Eppure nell’ordinanza cautelare del GIP del 18.1.2023 le date sono diverse, è scritto di installazione di strumenti solo audio da parte degli inquirenti il 6.7.2022. Ma il personale in servizio permanente h24, seppure in grande scopertura di organico, non si accorge di nessuna installazione, perché ci sono già le telecamere di Telesforo, installate nei corridoi su autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro per la sicurezza dell’ambiente di lavoro. Seguirà l’installazione degli strumenti di captazione audiovisivi soltanto il 20.7.2022, e anche lì nessuno degli OSS e degli infermieri di turno si accorge di nulla, perché ci sono sempre le vecchie telecamere aziendali già installate. Però poi nell’ordinanza, riepilogando, si scopre che gli audiovisivi degli inquirenti sono stati installati anche il 6.7.2022,e a un tratto alcuni dipendenti si accorgono delle talecamere e cercano di coprirle.
Sicuramente scopriremo alla fine delle indagini preliminari, ancora in corso, (la Procura ha richiesto una proroga delle indagini)fra un po’ capiremo realmente che cosa è successo, tra la Asl Foggia che scrive che è tutto a posto, la Regione Puglia che dice che c’è l’ipotesi commissariamento perché il personale impiegato erano di molto inferiore alla dotazione di personale finanziata e che forse per i malati psichici ci volevano altre figure professionali mediche, come lo psichiatra invece della ginecologa, per controllare le terapie. Per non parlare delle accuse di sequestro di persona ai dipendenti per aver chiuso i malati psichici nel refettorio, per poi scoprire gli inquirenti, molto incavolati con il coordinatore Battiante, che era l’Azienda ad aver segregato i malati, per la chiusura digitale delle porte esterne di accesso ai reparti, mentre le porte interne al reparto erano sempre aperte. Bastava girare la maniglia.
Insomma un grande casino, una confusione enorme. Tutti innocenti e tutti colpevoli.
Però non riusciamo ancora a capire il comunicato stampa della Procura regionale di FDI contro Emiliano e Telesforo.

Qual è l’accusa?

Le tariffe autoliquidate del Covid in favore di Universo Sallute?

Ma se c’è una causa civile in corso, può darsi che avesse ragione Telesforo che ha concordato con Piazzolla o chi per lui, e allora l’Asl dovrà pagare altri 1.700.000 euro oltre quelli già versati. Oppure ha ragione Nigri a fare opposizione ritenendo illegittime le determine di chi lo ha preceduto e allora la ASL vincerà l’opposizione e si farà restituire una parte del già versato.
I problemi di Emiliano e Telesforo paiono altri. Forse gli esiti dell’interrogazione parlamentare di Forza Italia sulla vendita del Don Uva nel 2017 e il suo ingresso nel paradiso sanitario pugliese in salsa emiliana? C’è una inchiesta del Ministero della salute a guida FDI sulla questione, oltre che sull’enorme buco finanziario della sanità pubblica pugliese?
C’entrano i 63.500.000 di euro della riconversione del Don Uva, miracolosamente ricomparsi nelle finanze regionali nell’agosto 2022 e poi non si sa a chi devoluti, alla ASL Foggia e alla ASL BT o al Commissario straordinario della Congregazione Anxelle della Divina Provvidenza, magari dell’ambito della transazione riservatissima che si è appena conclusa presso il Tribunale di Foggia tra Regione Puglia, ASL Foggia e il Commissario straordinario CDP Cozzoli. Senza nessuna pubblicazione di atti autorizzatori regionali.
Insomma, la confusione regna sovrana.

‘Che confusione, sarà perché ti amo’ cantava Raffaella Carra. Ma l’amore elettivo tra Emiliano e Telesforo sembra tramontato.
Ci sarà qualche spiegazione per togliere il velo a questa confusione.
Lo scopriremo solo vivendo e sperando che le vere Procure competenti, di Bari o di Foggia o di Potenza, facciamo dei comunicati stampa che ci aiutino a capire. Per il momento non si capisce nulla. Solo che Sergio Clemente è ancora Segretario d’aula (unico) del Consiglio regionale, dove maggioranza e opposizione pare si siano ricomposte nei loro ruoli originali

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