San Severo(FG):Rapina in una sala scommesse Tre malviventi armati fuggono con l’incasso

Ieri sera, il Quartiere San Bernardino di San Severo è stato teatro di una rapina lampo ai danni di una sala scommesse. Tre individui, con il volto coperto, sono entrati nel locale, uno dei quali armato di pistola. In pochi minuti, hanno messo a segno il colpo e sono fuggiti con l’incasso, lasciando dietro di sé il gestore sotto shock.

L’incursione dei malviventi è avvenuta rapidamente: una volta all’interno, hanno minacciato il gestore, colpendolo al capo, pare con il calcio della pistola. I rapinatori, con grande rapidità, si sono impossessati del denaro presente nelle casse, ma l’importo esatto dell’incasso sottratto non è ancora stato reso noto.

Subito dopo il colpo, i tre malviventi sono fuggiti, e l’episodio ha scatenato l’intervento dei carabinieri. Le forze dell’ordine, infatti, sono al lavoro per raccogliere elementi utili per identificare i responsabili e ricostruire quanto accaduto. Al momento, l’attenzione dei militari si concentra sulla verifica di eventuali telecamere di sorveglianza nella zona, comprese quelle presenti lungo le possibili vie di fuga dei rapinatori.

La rapina ha suscitato molte preoccupazioni tra i residenti del quartiere, già noto per alcuni episodi simili, ma anche tra i commercianti locali, che chiedono maggiore attenzione e sicurezza. Le indagini sono in corso e le autorità invitano chiunque possa avere informazioni utili a farsi avanti.

Nonostante la brevità dell’episodio, la violenza mostrata dai malviventi ha lasciato segni evidenti, soprattutto sul gestore della sala scommesse, che è stato immediatamente soccorso. Fortunatamente, non sono stati registrati altri feriti, ma la paura e il trauma per quanto accaduto restano evidenti.

L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle zone periferiche di San Severo e sull’urgenza di rafforzare i controlli, non solo in relazione ai crimini violenti ma anche contro l’incremento delle rapine. La comunità resta in attesa di sviluppi, mentre le forze dell’ordine continuano a lavorare senza sosta per risolvere il caso.

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