Cerignola(FG): Libero Celestino Capolongo, libero di dimettersi da Consigliere Comunale

Nella mattinata di ieri Celestino Capolongo, a cui il giudice ha revocato gli arresti domiciliari e tutte le misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta Farmghosters, ha rassegnato le proprie dimissioni da Consigliere Comunale di Cerignola, eletto nel PD. Il Segretario del Partito Democratico Daniele Dalessandro ha condiviso con Capolongo,   tornato   in   libertà,   l’opportunità   di   dimettersi.   Dalessandro   ha anche sospeso Capolongo quale tesserato del Partito Democratico. “Sebbene l’inchiesta Farmghosters non abbia nulla a che fare con l’attività politica   e   amministrativa   –   commenta  Dalessandro  – ho   condiviso   con Capolongo  l’opportunità delle dimissioni   per   tutelare il buon nome dell’Istituzione Comunale, del Partito Democratico e dello stesso Capolongo.

Ho provveduto anche a sospenderlo dal PD come tesserato, in attesa che la questione venga chiarita”.  “La   scelta   ha,   ovviamente,   anche   ragioni   personali   per   Capolongo   e   cioè quella di affrontare l’eventuale percorso giudiziario con serenità e pervicacia, libero dalle responsabilità amministrative, al fine di dimostrare la sua totaleinnocenza ed estraneità ai fatti. Allo stato Capolongo risulta oggetto di attività investigativa, al termine delle quali sapremo se verrà rinviato a giudizio o se,ce lo auguriamo, la sua posizione verrà archiviata. Ciononostante Capolongo si è dimesso e, comunque vadano le cose, non sarà più consigliere comunale della nostra città”.

“Esprimo   apprezzamento   –   ha   concluso   Dalessandro   –   per   tutte   quelle persone e quelle forze politiche, di maggioranza e di opposizione, che hanno commentato e trattato la questione con rispetto, consapevoli dell’estraneitàdella   vicenda   alla   politica   e   all’amministrazione,   che   legittimamente   hannoanche chiesto le dimissioni a tutela dell’immagine dell’Istituzione Comunale ma   che   –   al   contempo   –   hanno   compreso   la   grevità   di   un   eventuale procedimento a carico di una persona incensurata, in pensione, conosciuta in città   come   disponibile   e   al   servizio   degli   altri.   Se   Capolongo   ha   sbagliato pagherà, secondo Legge e secondo la Magistratura a cui va sempre la nostra gratitudine e la nostra incondizionata fiducia per il lavoro svolto. Ai pochissimi sciacalli, giudicati sciolti per mafia dal Presidente della Repubblica Mattarella,che invece di tacere per la vergogna collettiva a cui hanno sottoposto il buon nome   di   Cerignola,   oggi   parlano   di   legalità   e   speculano   su   questa   storia, addirittura   sostenendo   che   la   condotta   di   Capolongo   abbia   portato   voti   di dubbia   provenienza   al   PD,   va   semplicemente   ricordato   che   le   persone coinvolte nell’inchiesta sono stranieri senza diritto di voto”.

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