MAINIERO CONTINUA A SPARARE, MA SU CHI, SULLA SINDACA EPISCOPO O SUL SUO ENTOURAGE?


Qualche anno fa, a Capodanno, c’era qualcuno che sparava a salve (si spera), declamando sciocchezze che sembravano barzellette cinematografiche. Da allora Foggia ha cominciato la corsa verso il baratro, sociale, economico, psicologico.
Sembrava terminata con la fine del commissariamento per la mafia che c’è ma si nasconde (copyright del capo DDA nazionale), della mafia palermitana-foggiana (forse colpa del gemellaggio calcistico), in alcuni apparati comunali tecnici-amministrativi mafiosi che restano al proprio posto perché la mafia c’è ma non si fa vedere.
Un nuovo Gruppo di lavoro portato prima dal commissario Magno e poi da Cardellicchio che affiancavano i commissari, che la Episcopo appena proclamata Sindaco dovrebbe sostituire con una sua squadra, che invece resta e gli fa fare disastri, uno dopo l’altro, che prima il sindacato di De Sabato segnala, poi Angiola rilancia, Mainiero che legge un articolo su una testata di informazione e si convince e colpisce: la Sindaca è decaduta.

Noi Come Youfoggia.com poniamo delle domande che speriamo che qualcuno risponda.
Scusi, Segretaria generale, ma non doveva essere lei insieme ai suoi collaboratori a curare la pratica di dimissioni e non di aspettativa non retribuita dall’incarico a tempo determinato di Provveditore di Foggia e Bat Nord?
E a predisporre il decreto sindacale di nomina della Giunta con relative accettazioni degli Assessori prima della seduta di convalida degli eletti, la prima seduta del nuovo consiglio comunale dopo le sospirate elezioni?
E a controllare che la Giunta fosse al completo dei nove Assessori convincendo la Sindaca a non aspettare il barese e a fargli dare immediatamente le dimissioni dalla Giunta De Caro o a rimanersene li, che qualcuno qui a Foggia libero si trova?
E a preparare il nuovo consiglio comunale con la sostituzione automatica dei quattro consiglieri comunali nominati assessori, individuando così un consigliere anziano a presiedere l’assise comunale diverso da Davide Emanuele, nominato Assessore al bilancio, e impedendo la partecipazione al consiglio degli altri tre consiglieri comunali nominati Assessori?
E a preparare il dossier sull’ incompatibilità della Sindaca sollevata da Mainiero evitando di far intervenire la Episcopo che entra in contraddizione con la Segretaria generale e con se stessa e lancia lo scoop delle dimissioni dell’8 novembre?
Ci vuole così tanto a preparare il più importante consiglio comunale della nuova consiliatura nel rispetto delle regole ed evitando di invalidare tutti gli atti, per procedure che nessun Comune superiore a 15.000 abitanti ha mai sbagliato da tanti anni per la convalida degli eletti?
È possibile mettere in crisi gli Organi di un Comune ancora oltraggiato dal marchio di una mafia che c’è ma non si vede, che sembra una barzelletta e lo è se si considerano gli esperti che hanno supportato i commissari, per negligenza, incompetenza, approssimazione, cialtroneria amministrativa?
Complimenti, ma qualcuno dovrà pagare.
Come nel film del magico Troisi, ricomincio da tre.
Almeno tre se ne dovranno andare.
Per ricominciare da zero.
Senza applausi, senza fiori, senza show di presentazione degli Assessori e delle deleghe.
Ma rispettando le regole.
Su questo Mainiero e la Sindaca concordano.
Bisogna salvaguardare la legalità degli atti amministrativi. La Episcopo sostiene di averlo imparato alla sua Università Aldo Moro di Bari. Mainiero sostiene con i fatti di averlo appreso con lo studio personale e con la pratica politica amministrativa foggiana.
Per il momento ha ragione lui. Speriamo che un domani, imparando dalle brutte figure, compresa l’ordinanza sindacale allucinante sul divieto djset del 24 e del 31, abbia ragione anche lei.E’ colpa della Episcopo o del suo entourage?

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