Bari:Promessa di incarichi, viene archiviata dal GIP non esiste reato,l’indagine a carico dell’assessore regionale Stea

Dopo circa quattro anni l’indagine sulle promesse di eventuali incarichi viene archiviata. Ricostruiamo i fatti per i nostri lettori di Youfoggia.com, l’indagine iniziata nel 2019, quando l’assessore all’ambiente Stea  e Campanelli consulente amministrativo e legale nominato per il supporto al rup (responsabile unico del procedimento) per il fondo di progettazione per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.

Le indagini iniziarono dalla denuncia dei titolari di Areva, Francesco Trisolini e Rossella Latorre, su cui gli indagati avrebbero fatto pressioni per ritirare una denuncia ,da loro presentata precedentemente nei confronti di un ingegnere della Regione. Promessa era di eventuali incarichi in futuro.

Il tribunale ha archiviato l’indagine in cui era coinvolto l’assessore regionale al Personale, Giovanni Stea, insieme al direttore generale di Asset Puglia, Elio Sannicandro, e all’avvocato e consigliere comunale di Bari, Salvatore Campanelli. È quanto ha disposto la gip del tribunale di Bari, Rossana De Cristofaro.

Inoltre ci furono  tre  indagati per tentata induzione indebita a dare o promettere utilità, Campanelli anche per tentata violenza privata. 

L’inchiesta riguardava presunte pressioni fatte dagli indagati sui titolari di una società di Noci, la Areva srl, che aveva lavorato su alcuni progetti di mitigazione del rischio idrogeologico gestiti da Asset.

Ricordiamo che nel 2022 i pm Savina Toscani e Claudio Pinto avevano chiesto l’archiviazione dell’indagine, contro cui i denuncianti avevano fatto opposizione. La decisione del gip, arrivata a marzo, è stata depositata solo oggi.

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