Ieri, la Commissione nazionale antimafia ha dato parere positivo sulle liste dei candidati nelle imminenti elezioni amministrative di Foggia sottoposte alla sua attenzione.
Solo tre partiti avevano comunicato gli elenchi – ovviamente, provvisori perché inoltrati ai principi di agosto, quando ancora non erano definite le scelte – all’organo parlamentare: i nomi indicati da Fratelli d’Italia e da Forza Italia sono risultati privi di ogni criterio di incompatibilità previsto.
La Commissione ha verificato che i candidati non avessero pendenze a decorrere da un eventuale rinvio a giudizio (in relazione ai reati richiamati dal codice di autoregolamentazione delle candidature), a decorrere dall’emissione di una sentenza non definitiva (in relazione ai reati richiamati dal decreto legislativo n. 235 del 2012) o pendenze di misure di prevenzione personali e patrimoniali (a decorrere dall’applicazione del decreto).
«Sono soddisfatto per l’esito dei riscontri della Commissione antimafia – dichiara il candidato sindaco di Foggia della coalizione di centrodestra Raffaele Di Mauro – sul quale, peraltro, non avevo alcun dubbio. Anche se le liste erano state stilate ancora nella fase iniziale del confronto tra i partiti, è un dato significativo che Forza Italia e Fratelli d’Italia avessero già individuato persone che non presentano condizioni di incandidabilità. E sulla base delle stesse caratteristiche, tutti i partiti del centrodestra stanno operando le scelte per la composizione definitiva delle liste applicando, anzi, criteri ancor più rigidi che hanno scelto di adottare con un apposito codice etico di autoregolamentazione. Questo importante esito, proveniente da un organo istituzionale preposto alla lotta – materiale e morale – alla criminalità organizzata, è un motivo in più per spegnere qualsiasi polemica relativa ai candidati e concentrarsi sui temi che più stanno a cuore ai cittadini: le idee e i progetti di sviluppo che consentiranno di costruire la Foggia del futuro, più sicura, più accogliente, ricca di opportunità di lavoro e di progresso sociale, culturale ed economico».