I parlamentari vogliono diventare magistrati

I parlamentari vogliono risolvere così la questione del riequilibrio dei poteri.
È chiaro che da trent’anni, in misura crescente negli anni, si è creato uno squilibrio fra i poteri, no?
È chiaro che la magistratura e, in particolare, le Procure hanno preso il sopravvento, no?
Il potere giudiziario ha annichilito il potere legislativo, il Parlamento, con la complicità del Parlamento.
È iniziato tutto 30 anni fa circa, i Parlamentari spaventati da Mani Pulite si vestirono di bianco in purezza e si privarono dell immunità parlamentare, che i padri costituenti, non Totò Riina, avevano concepito come fondamentale per garantire un equilibrio e, nello stesso tempo, condizione indispensabile per garantire autonomia e indipendenza alla magistratura.
Bene, male, i parlamentari si vestirono di bianco, si sbianchettarono, e ogni equilibrio salto’.
Da quel momento in poi il Parlamento ha lavorato per le Procure e i Tribunali.
Ha prodotto leggi e ha affidato poteri discrezionali al potere giudiziario ad abbundantiam: reati generici, traffico di influenza…ect.

Allora, adesso,un Parlamento serio, una politica accorta, con vero senso democratico, dopo un po’, dopo anni, dopo decenni, accorgendosi dello squilibrio non più sostenibile, che fanno? Creano un equilibrio nuovo fra poteri, no?

No!
Ridefiniscono ruoli e prerogative fra Parlamento e Tribunali, no?

No! Come scrive Salvatore Merlo, fanno una cosa diversa. Fanno commissioni di inchiesta su tutto. E su tutti. Cioè si danno i poteri da magistrati, vogliono diventare magistrati. Minchia!
A brigante brigante e mezzo, direbbe Pertini.

Commissioni d’inchiesta su tutto, meno che su Mani Pulite, dove tutto ebbe inizio.

Mah…

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