Con un atto protocollato, si è presa una decisone a firma del direttore generale per “la sospensione”

Giuseppe Pasqualone, il 22 giugno scorso ha firmato la delibera n. 340 riguarderebbe le presunte molestie avvenute nel reparto di chirurgia pediatrica e infantile universitaria dell’ospedale.

Un caso che il Corriere del Mezzogiorno ha pubblicato dettagli mettendo fuori una cado tenuto nascosto. Caso che chiama in causa un professore associato della chirurgia pediatrica presso l’Università di Foggia, stimato professionista e nel 2021 salito agli onori della cronaca sanitaria per un innovativo intervento di ernia diaframmatica congenita in una neonata dal peso di 2 chili e mezzo.

Il documento firmato dalla direzione generale del Policlinico è chiaro, sospensione a tempo indeterminato secondo quanto previsto dall’ex art.5, comma 14, del D.Lgs. 517/99. Decisione che arriva in seguito alle diffide presentate da due dottoresse che si sono dichiarate vittime di molestie sessuali da parte del cattedratico che però non ha finora ricevuto alcun avviso di garanzia da parte della Procura di Foggia. Ricordiamo ai lettori di YouFoggia.com, che solo una delle due vittime ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Foggia, oltre alla denuncia della direzione generale , ma solo una pec del Policlinico che comunicava l’avvenuta sospensione dall’incarico.

Il provvedimento ha avuto una velocità di esecuzione impressionante. Le contestazioni al professore universitario riguardano episodi datati alla scorsa primavera ,con una decisione che ha sorpreso Bartoli per le modalità della comunicazione e la severità della decisione prese sulle sole dichiarazioni delle denuncianti, cosa che fanno comprendere la gravità.

Una dichiarazione del rettore dell’Unifg butta acqua sul fuoco. “L’Università di Foggia condanna fermamente abusi o molestie di natura sessuale, in quanto lesivi della dignità umana e auspica prudenza da parte degli organi di stampa nel rispetto del principio della corretta informazione e nella consapevolezza che in questa fase, volta a ricostruire una vicenda delicata, resta prioritaria l’esigenza del più rigoroso riserbo a tutela di tutte le persone coinvolte”.Vedremo come si evolverà la situazione.

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