Foggia:La Procura chiude le indagini sui migranti “Terra Rossa”. Sotto inchiesta anche la moglie del prefetto Di Bari

La Procura di Foggia è determinata ad andare avanti con le prove che gli inquirenti hanno raccolto. Mantiene saldo l’impianto accusatorio nei confronti dei coinvolti nel blitz del dicembre 2021. Spicca il nome della coniuge del Prefetto di Venezia ex capo del Dipartimento Immigrazione del Viminale

La procura ha chiuso definitivamente le indagini delloperazione anticaporalato “Terra Rossa”,ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com che tale operazione porto a cinque arresti e molti altri indagati   tra cui Rosalba Bisceglia, moglie dell’attuale prefetto di Venezia, Michele Di Bari, originario di Mattinata, estraneo all’inchiesta. Di Bari, all’epoca a capo del Dipartimento Immigrazione del Viminale, incarico ottenuto quando era ministro Salvini, fu costretto alle dimissioni a causa dell’imbarazzo causato dalle indagini sulla moglie.

La Procura mantiene la tesi dell’impianto accusatorio nei confronti degli accusati. Il blitz del dicembre 2021. Tra gli indagati cè la coniuge dell’ex capo del Dipartimento Immigrazione del Viminaleattuale Prefetto di Venezia.

La Bisceglia è accusata di aver retribuito i lavoratori migranti al di sotto dei 50 euro a giornata previsti dai contratti. A distanza di 18 mesi la Procura di Foggia ha chiuso le indagini, confermando le ipotesi iniziali formulate, raccolte dagli inquirenti nei confronti di gruppo di persone compresa la donna.La Procura accusa gli indagati di aver sfruttato i lavoratori impiegati nella loro tenuta di Manfredonia, reclutandoli attraverso un caporale e pagandoli a  5,7 euro l’ora, 35.00 giorno.

Cosa succede adesso:

Che a chiusura inchiesta gli indagati possono chiedere di essere nuovamente ascoltati, prima che il pm decida il rinvio a giudizio.

Ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com che a gennaio 2022 il Tribunale della Libertà di Bari aveva revocato le misure cautelari alle persone coinvolte in “Terra Rossa”. Le esigenze erano venute meno in quanto le aziende interessate sono ormai sotto il controllo giudiziario. Sono rimasti intatti i gravi indizi di colpevolezza anche dopo gli interrogatori di garanzia che non avrebbero scalfito l’impianto accusatorio.

Gli accusati e le aziende coinvolte:

In tutto ne sono  16 persone:  Bakary Saidy, 33enne del Gambia, Kalifa Bayo, 32enne senegalese.  Saverio Vitto 54 anniTrinitapoli, Giovanni Santoro 59 anni di Trinitapoli e Christian Santoro 31 anni sempre di Trinitapoli. Obbligo di dimora e presentazione alla pg per Alessandro Santoro, 24enne di Trinitapoli, Saverio Scarpiello 48enne foggiano, Vincenzo Ciuffreda 61enne di Foggia, Mario Borrelli 67enne di Foggia, Rosalba Bisceglia 55enne di Manfredonia, Matteo Bisceglia 56enne Manfredonia, Giuseppe Calabrese 58enne Foggia, Alfonso Calabrese 24enne Foggia, Vincenzo De Rosa 61enne Troia, Emanuele Tonti 55enne Foggia e Michele Boccia 42 anni San Giuseppe Vesuviano. 

Il numero delle aziende coinvolte ne sono 10,tutte sottoposte a controllo giudiziario, la Giovagri srls di Trinitapoli, azienda agricola Scarpiello Saverio di Foggia, azienda agricola CiuffredaVincenzo di Foggia, azienda agricola Borrelli Mario di Foggia, azienda agricola Bisceglia S.S. di Bisceglia Rosalba e sorelle, azienda agricola Società Cooperativa Agricola Calabrese di Foggia, azienda agricola Calabrese Giuseppe di Foggia, azienda agricola De Rosa Vincenzo di Foggia, azienda agricola Tonti Emanuele di Foggia e azienda agricola Boccia Michele di Foggia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: