La Puglia rafforza il Nucleo di vigilanza ambientale: «Un patrimonio a cui restituiamo funzioni di polizia giudiziaria»

La Regione continua la sua attività di rafforzamento del Nucleo di vigilanza ambientale in Puglia: dopo aver consegnato i dispositivi di protezione a Bari, Taranto e Foggia, oggi a Lecce.

Quali saranno i loro compiti.

Gli ufficiali potranno quindi tornare a esercitare pienamente le funzioni di polizia giudiziaria sul territorio.

«Dai primi momenti di insediamento l’assessore all’Ambiente, una delle mie azioni di intervento si è concentrata sul rafforzamento e riorganizzazione del Nucleo di vigilanza ambientale della Regione Puglia, un organo fondamentale di tutela ambientale», commenta l’assessora regionale Anna Grazia Maraschio, spiegando che «abbiamo avviato una accurata ricognizione della consistenza del personale e una più adeguata distribuzione sul territorio regionale. Sono stati acquistati i mezzi e gli strumenti per metterlo in condizione di operare (nuovi automezzi, divise etc.). È stato avviato il procedimento per dotare i componenti del Nucleo dei dispositivi di protezione personale e in tale contesto si è approvato il nuovo Regolamento per la disciplina dell’armamento. È stato un percorso difficile e ringrazio la dirigente della sezione Vigilanza ambientale».

Il Nucleo di vigilanza, «rappresenta un patrimonio per la Regione che ne deve curare attività e costante aggiornamento professionale. Proprio la presenza di personale altamente specializzato in ambito di tutela ambientale consente di pensare a nuove ed efficaci strategie di prevenzione degli illeciti, avvalendosi delle più aggiornate tecnologie».

In Puglia, nell’anno 2022, sono state accertate 588 infrazioni (il 9,5% sul totale nazionale), 525 persone sono state denunciate “a piede libero” e sono stati operati 255 sequestri, in relazione ai reati contro la fauna e il racket degli animali.

Sempre nell’anno 2022, i cinque presidi del Nucleo di Vigilanza Ambientale hanno effettuato circa 2.300 controlli, con un totale di 552 infrazioni accertate e 129 Informative all’ Autorità Giudiziaria.

«Sono dati che fotografano plasticamente l’attività svolta, in termini sia qualitativi sia quantitativi, e che devono fungere da stimolo per proseguire sul percorso intrapreso», conclude Maraschio.

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