CAMPAGNA ELETTORALE PER LA PROVINCIA IL 30 GENNAIO 2022 SI ELEGGERANNO I CONSIGLIERI

Si accende la campagna elettorale per le elezioni provinciali. A dimostrarlo anche lo scontro in atto tra i sindaci  e consiglieri comunali. Motivo del contendere le diverse  dichiarazioni di alcuni esponenti sia del centro sinistra che del centro destra. 

Sono eleggibili a consigliere provinciale gli elettori di un qualsiasi comune della Repubblica che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione. Il  consiglio provinciale dura in carica cinque anni.

Domenica 30 gennaio si voterà, dunque in un unico turno presso i seggi aperti nelle sedi stabilite dagli uffici elettorali provinciali, dalle 8,00 alle 20,00.

Si tratta di elezioni di secondo grado, secondo quanto stabilito dalla legge 56/14 di riforma delle Province: elettori ed eletti sono infatti i Sindaci e i Consiglieri comunali, cui è affidata la responsabilità di votare per conto delle comunità e dei cittadini amministrati.

Chi può essere eletto

Sono eleggibili alla carica di Consigliere i Sindaci e i Consiglieri comunali, mentre nelle liste di candidatura nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento del numero dei candidati, come prevede la legge di riordino delle Province, che tutela la parità di genere. Il corpo elettorale provinciale è costituito dai Sindaci e i Consiglieri comunali ed è suddiviso in fasce demografiche, al fine di proclamare gli eletti con il metodo del voto ponderato, che assegna un peso diverso ai Comuni a seconda del numero di abitanti.

Le Province nella precedente legislatura hanno subito tagli drastici. Le loro funzioni verranno riviste dal disegno di legge collegato alla Manovra 2022, che sarà discusso in Consiglio dei Ministri entro la fine dell’anno. Superando la legge Delrio del 2014, continueranno a restare organi di secondo livello, ma ritorneranno ad avere Giunte e Assessori, che saranno tre o quattro (nelle Province con più di un milione di abitanti) e percepiranno un’indennità pari al 50% degli Assessori del Comune capoluogo. Le Province, tutt’ora, hanno competenze sull’edilizia scolastica degli istituti secondari superiori, la viabilità secondaria e, recentemente, anche nella gestione dei fondi del PNRR

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