SAN GIOVANNI ROTONDO (FG).​CARABINIERI ARRESTANO 43enne INCENSURATO PER TENTATO OMICIDIO

incensurato per tentato omicidio

Nella   mattinata   di   ieri   14   novembre   i   Carabinieri   del   Nucleo   Operativo   e   Radiomobile   della Compagnia   di   San  Giovanni   Rotondo   unitamente   ai   colleghi   della   Stazione   Carabinieri   di   San Marco in Lamis hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di C.N., 43enne di San Giovanni Rotondo, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia.

I fatti per cui si è arrivati al fermo sono riconducibili ad una violentissima aggressione avvenuta nel pomeriggio del 13 novembre presso la masseria di altro cittadino sangiovannese sita in località Calderoso, agro di San Marco in Lamis. In particolare il proprietario di quella masseria veniva ivi raggiunto dal suo aggressore che a causa di futili motivi dopo averlo strattonato e condotto fuori dall’abitazione rurale, lo percuoteva ripetutamente con un grosso bastone, colpendolo il più delle volte   in   testa,   tanto   da   stordirlo   e   lasciarlo   ivi   esanime.   Il   malcapitato   riusciva   comunque   ad allertare i suoi familiari che dopo averlo raggiunto, lo accompagnavano presso il pronto soccorsodell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Quei sanitari dopo averlo sottoposto   a   vari   accertamenti   strumentali   lo   riscontravano   affetto   da   “trauma   cranico   non commotivo   ed   emorragia   cerebrale”   e   dichiarato   in   prognosi   riservata.   Considerate   le   gravi condizione veniva sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ridurre le fratture cerebrali e l’emorragia. I   Carabinieri   intervenuti   riuscivano   tempestivamente   a   ricostruire   l’accaduto,   acquisendo   gravi indizi di colpevolezza a carico della persona fermata, ritenuta responsabile di tentato omicidio, atteso   che   la   gran   parte   delle   ferite   ed   i   danni   strutturali   sono   stati   localizzati   al   cranio dell’aggredito. I gravi indizi di colpevolezza raccolti venivano convogliati in un’informativa direato   trasmessa   immediatamente   alla   Procura   della   Repubblica   di   Foggia   che   a   stretto   giro,corroborando l’attività svolta dai Carabinieri, emetteva il decreto di fermo eseguito la mattina del14 novembre.Neiprossimi giorni si terrà l’udienza di convalida del fermo da parte del GIP del Tribunale diFoggia, mentre il fermato dopo le formalità di rito è stato condotto presso la Casa Circondariale diLucera a disposizione dell’A.G. mandante.

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