ATAF SPA:Il problema dei mezzi pubblici a Foggia in tempi di pandemia: assembramenti senza un minimo di distanziamento.

Sono mesi che si sta parlando del trasporto urbano. Le ultime settimane molti  esperti e osservatori e Area manager del trasporto stanno guardando con preoccupazione la situazione dei mezzi pubblici nelle principali città italiane.Roma,Milano, Bologna,Bari, Napoli,Palermo, Foggia. Come già preventivato sono tornati affollati dopo l’inizio delle scuole e la ripresa delle attività nelle città, e perciò potenziali ambienti di diffusione del coronavirus.

«Stare dai 45 minuti ai 55 minuti minuti in cento persone  in un autobus  moltiplica il contagio,soprattutto quando ci sono ragazzi che vanno dai 12 anni ai 18 senza vaccinazione. La mascherina chirurgica, pure se indossata è un diffusore   che magari la mascherina non la indossa o la indossa male,portando l’epidemia  nelle case e nelle scuole”.Sabato nella trasmissione il Punto su Antenna sud è stato proposto un video in merito al trasporto urbano dell’azienda di Trasporti Ataf spa di Foggia,dove evidenziava una criticità del servizio di trasporto senza un minimo di criterio con assembramenti e senza un criterio nel fare entrare gli utenti in maniera scaglionata è un numero equo in base alle disposizioni di legge.

Senza una misura è un controllo .Entravano circa 100 persone senza un minimo di distanziamento senza un minimo di distanza di sicurezza senza un minimo di norme comportamentali . Eppure tra mezzi usati, comprati mesi fa dall’ex presidente La Salandra  e i mezzi nuovi arrivati,di colore bianco presentati in pompa magna ma ancora non circolanti non si può dire che non ci siano mezzi trasporto. Oramai di recente sui social network hanno mostrato le varie fermate di Foggia che evidenziano mostrando assembramenti e entrate dei mezzi di trasporto strapiene, spazi strettissimi,nulla,negli autobus e una diffusa sensazione di trascuratezza durante gli orari di punta,dalle 07.30 alle 08.45 dalle 13.10 alle 14.30

Non nascondiamo che il problema esista, e sia anche di dimensioni non trascurabili, lo dicono da giorni anche i responsabili dei trasporti delle varie  regioni e dei comuni. Il sindaco di Bari e presidente dell’ANCI, Antonio De Caro, ha dichiarato apertamente -al momento «le aziende di trasporto non ce la fanno» a gestire il problema da sole. Anche il Comitato tecnico-scientifico della Protezione Civile (Cts) di recente a trovare un sistema o ad organizzare il trasporto pubblico locale «un’importante criticità», che «non sembra essersi adeguato alle rinnovate esigenze» imposte dalla pandemia.

Il rischio è grande ed anche molto sentito di infettarsi sui mezzi pubblici è stato studiato a fondo, ma le prime ricerche sembrano suggerire che molto dipende dalla distanza mantenuta dal passeggero o dai passeggeri che in quel momento sono contagiosi, e dal lasso di tempo passato sul mezzo di trasporto (gli studi della resistenza del coronavirus sulle superfici sono ancora poco univoci per trarre conclusioni ,ma pericolosi)

Eppure l’azienda Ataf spa ha mezzi ha personale ma non si organizza perché,per competenza per mancanza di organizzazione o per superficialità? Certo questo tipo di servizio non porta serenità tra i genitori che mandano i propri figli a scuola.

Il decreto rilancio, e il decreto agosto ha stanziato 900 milioni di euro per rafforzare il trasporto pubblico locale, e all’inizio di settembre ha annunciato altri 300 milioni in arrivo per le regioni e 150 milioni per i comuni. Forse tutti questi soldi sono serviti e serviranno per coprire ripianare il gran buco dell’azienda Ataf spa della mala gestione e dei vari ammanchi della sosta che non si sa ancora se la Protect srl ha pagato?Questo lo verificheranno le indagini aperte che sono in corso della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti che hanno rilevato una serie di discrepanze in merito alla gestione dell’azienda.Sicuramente ci saranno nei prossimi giorni eventi che faranno uscire il tutto rendendo la situazione chiara .Rimane il fatto che il trasporto urbano a Foggia fa buchi da tutte le parti.

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