Strage della funivia di Stresa: è stato un attentato PROGRAMMATO?
Stanno uscendo nuovi ipotesi al vaglio degli inquirenti sulla strage della funivia di Stresa. Si comincia a parlare di un possibile attentato programmato.
Gli inquirenti e i tecnici nominati dalla procura stanno iniziando a valutare e considerare anche quella ipotesi di attentato programmato. La strage avvenuta in Stresa con funivia che improvvisamente si è schiantata al suolo senza dubbio sta facendo pensare. Su 15 passeggeri 14 sono stati i morti. C’è un solo sopravvissuto, un bambino che però sta ancora lottando, assistito costantemente dai medici.
Ora però un inquietante ipotesi si sta facendo largo su una tragedia che ai più appare al momento inspiegabile. La funivia, infatti, era stata recentemente ammodernata e diversi milioni di euro erano stati spesi per renderla efficiente al massimo. Non si spiega quindi perché quella fune si sia spezzata d’improvviso. Non è tutto però, perché non sono nemmeno entrati in funzione i dispositivi di sicurezza.
Funivia Stresa, l’agghiacciante ipotesi: ecco perché
Paolo Mieli da diversi giorni ha avanzato un’ipotesi che sarebbe davvero agghiacciante e terribile se confermata. La possibilità che si sia trattato di un attentato programmato Ad insospettire l’ex direttore del Corriere della Sera ci sarebbe la presenza tra le vittime di una coppia di israeliani, madre e padre del piccolo sopravvissuto.
Naturalmente Mieli ha confermato che al momento non c’è un’indagine in corso per questa ipotesi, inoltre ha anche affermato di non avere delle evidenze in tal senso. L’altro elemento che però lo insospettisce è il fatto che il ragazzo morto dell’incidente era un capo della sicurezza israeliana.
Al momento non vi sono evidenze, ma si studia tutto. I certificati di manutenzione sono tutti perfettamente in regola, ma non è detto che siano stato rilasciati con negligenza, senza effettuare i controlli. Staremo a vedere nei prossimi giorni cosa ne verrà fuori, sperando che il piccolo Eitan si salvi e sia solido”, “robusto”, “forte”che Dio lo protegga.