LE BEGHE DEL PALAZZO TELECOM E I MANCATI PAGAMENTI DEL COMUNE.

Ancora una volta vengono fuori le beghe del Comune di Foggia. Certo parliamo di anni dove Franco Landella con i suoi consiglieri, oggi purtroppo indagati per infiltrazioni mafiose, erano ancora lontani dalla Casa Comunale, ma ancora una volta si parla di ciò che può accadere in corso Garibaldi. Nel lontano 2001 la Telecom decise di trasferire i suoi uffici al rione Camdelaro e di mettere in vendita a 15.000.000 lo stabile di via Gramsci. Lo propose anche al Comune che lo rifiutó. Dopo pochi mesi, stranamente però il Comune decise di comprarlo, da una società che mai aveva operato e con unico socio, lo acquistó tramite leasing alla cifra di 20.000.00. Rate da €125.000.00 per 180 rate. Questo leasing lo ha ereditato l’amministrazione Landella, la quale, con l’ausilio degli avvocati comunali, il dirigente avvocato Puzio, decisero di non pagare l’ultima rata per una legge, di certo male interpretata. La società creditrice fece quanto previsto dalla legge per ottenere il pagamento della centottantesima rata. Nel 2015, la società, dopo aver visto decreti ingiuntivi e tutto ciò che la legge prevede andati in fumo, chiese al Comune di lasciare i locali, non essendo i proprietari in quanto morosi per l’ultima rata. Landella sempre ausiliato dai suoi avvocati, dipendenti del Comune, i locali non li liberó e continuó ad occuparli come se fossero di sua proprietà. La società pur di ottenere il proprio immobile adì le autorità giudiziarie per ottenere il rilascio dell’immobile. Nel giugno 2021 il giudice emette sentenza che prevede o il pagamento dell’ultima rata con gli interessi maturati dal 2015 o l’immediato rilascio dell’immobile. Gli avvocati del Comune, il dirigente avv Puzio, vista l’attuale situazione, incomprensibile, perché loro sono sempre e comunque avvocati dipendenti del Comune, e il commissariare nulla gli ha precluso, hanno fatto trascorrere i tempi per appellarsi. All’attualità o il Commissario decide di pagare quanto decretato dal giudice, altrimenti gli uffici di via Gramsci di certo dovranno essere liberati in breve tempo

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