LANDELLA E LE OMBRE MAFIOSE SUL VOTO.

Voto di scambio dai clan di Foggia.

Ci sarebbero delle intercettazioni inedite, semi-nascoste tra le migliaia di pagine delle inchieste giudiziarie sull’amministrazione che  era in carica, che svelano rapporti e simpatie con i «capoclan» di Foggia con almeno quattro esponenti politici consiglieri comunali e l’ ex sindaco di centrodestra(eletto nella lista di Forza Italia poi passato alla Lega).Due consigliere ricevettero minacce e intimidazioni ad altri due ,ad uno gli fu accesa la sua autovettura l’altro fu preso nelle vie della cittadina e strattonato(diciamo cosi). Oltre a non meglio precisati imprenditori vicini alla stessa area politica e operanti nell’area foggiana che portarono quasi 7000mila voti.


Sono ombre pesanti quelle che si allungano sul voto nella cittadina della capitanata dopo la relazione di fine mandato della commissione di accesso agli atti.Sono sei pagine ricche di notizie e di elementi dove la Procura di Foggia può continuare a svolgere indagini. Ricordiamo che molti elementi tra cui alcuni trascritti nella relazione della commissione, furono rilevati dagli inquirenti  tempo addietro.

Dopo appena un anno dal secondo mandato Landella si è dovuto dimettere dopo vari scandali dalle sparatorie di fine anno dell’ex Presidente del Consiglio comunale Iaccarino ,agli arresti dell’operazione Nuvola D’Oro,alle mazzette che si distribuivano i consiglieri di maggioranza per approvare delibere che il sindaco proponeva..Certo che Iaccarino sin dai primi  scontri di Natale e Capodanno aveva avvertito sia la politica che la cittadinanza e la Procura che ci sarebbero state delle rivelazioni che avrebbero scosso la cittadina.Però nonostante ci fossero già una serie di problematiche l’opposizione (non si sa se dal partito PD senza il consenso di Pippo Cavaliere o autonomamente dall’ex segretario provinciale )lavorava sotto traccia proponendo come sindaco di Foggia prima Luca Vigilante che declino l’invito ,e poi si proponeva un avvocato, che non si comprende che funzioni avesse se consigliere o candidato a sindaco.In una conversazione tra il legale e l’ex sindaco di Foggia, l’avvocato proponeva un passaggio della fascia da Landella a Lui come eletto del PD . Certo che Maniero ex consigliere comunale,lanciava messaggi di allarme di possibili infiltrazioni della criminalità  Foggiana denunciando e rischiando la propria incolumità e quella della sua famiglia ,però si è voluto non ascoltarlo anzi lo prendevano per colui che lanciava messaggi allarmanti per l’opinione pubblica.

Vedremo chi tornerà  in sella a quel «gruppo» che amministrava la città in precedenza. Le inchieste che avevano preso un’accelerazione a Maggio/Giugno e un rallentamento per un difetto di notifica a Luglio hanno creato qualche problema di chiarezza per la cittadinanza. Speriamo che non si facciano i «macroscopici errori investigativi»come si è fatto per altre amministrazioni comunali della provincia dove gli indagati continuano a effettuare ciò che gli inquirenti avevano rilevato sia con prove che con intercettazioni che per processo di autorizzazioni non si sono potute utilizzare>.Ci auguriamo che ci  sia una discontinuità della gestione della cosa pubblica, nominando ed eleggendo persone per bene, oneste, professionali e competenti nelle prossime elezioni  amministrative e che si elegga  la competenza e la preparazione .Speriamo che nei prossimi mesi si elimini  i dubbi per mafia nel Comune avviato nel 2021. Con lo stigma indelebile che ne sarebbe derivato, anche a livello internazionale, per una località conosciuta Foggia che nel mondo per la presenza del piu’professionale stabilimento del gruppo Fiat che costruisce motori di alto livello , oltre alle due aziende di trasformazione del pomodoro,Rosso Gargano e GR trasformazioni che sono il fiore all’occhiello della capitanata.


Oggi tutti denunciano alla citta e ai pm  il “ comune spessore delinquenziale” attribuitogli in alcuni atti giudiziari.

Speriamo che l’identificazione, a seguito, grazie alla scoperta di diverse  intercettazioni tra alcuni soggetti appartenenti alle famiglie di criminali foggiane e esponenti politici eletti dal popolo non si perdano e non vengano considerati nella maniera giusta. 
Se dovessimo giudicare in base alle intercettazioni rilevando il contenuto di alcune di esse dovremmo azzerare nel Comune iniziando dalla tecnostruttura ad alcuni funzionari e alcuni impiegati. Le  intercettazioni scoperte tra i faldoni delle inchieste nei confronti di diversi politici e non solo, si  sentirebbe la voce di  «capoclan» che minacciavano o in maniera dolce condizionavano il giusto valore del voto in consiglio comunale.
«In una si dice di modificare il voto perche ci sarebbe stato un ritorno delle famiglie,visto che i due consiglieri sarebbero gli unici in grado di “sbloccare tutto e di permettere di far lavorare”».


In un’altra, invece,altri  due ex consiglieri verrebbero definiti «persone spregiudicate e in quanto tali capaci di avere idee utili,di averle solo per i propri interessi e non per la città di Foggia», perché a detta dei capi clan «se si è capaci di fare i propri personali interessi allora è possibile essere utili per gli altri cioè per noi ».
Parole pesanti che potrebbero avere conseguenze di rilievo. Certo che sì  deciderà tutto in base a ciò che si continuerà a scoprire sia nel Comune che dalle tre aziende speciali,ricordiamo che A.T.A.F. ha, sia gli ex amministratori che consiglieri di amministrazione ai funzionari in carica avvisi di garanzia che si dovranno vagliare nel prossimi mesi. L’Ex Amica ha un bubbone di parecchi milioni di euro di perdite che pende sul bilancio Comunale mentre in Amgas pendono avvisi di garanzia. Il tutto sono al vaglio dell’autorità giudiziaria chiedendo soddisfazione per la lesione della città e dei cittadini foggiani e la  loro onorabilità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: