LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO CHIUDE PROVVISORIAMENTE.

Chiude temporaneamente i battenti la storica testata La Gazzetta del Mezzogiorno.
Lo annuncia con una scarna lettera ai dipendenti l’Editore Ledi, società dei Ladisa affittuaria del giornale fino al 31 luglio, rinunciando a chiedere la proroga dell’affitto, già prevista negli accordi con i curatori fallimentari della Edisud, avallati dal tribunale di Bari.
I motivi di questa fuga anticipata da una esperienza nell’editoria dei Ladisa che sembrava già lanciata non si conoscono. Ma qualcosa si intuisce tra le righe della lettera di addio, molto tecnica e poco incline al sentimentalismo nei confronti degli ex dipendenti del giornale.
Sembra che al momento dell’affitto di azienda i Ladisa abbiano convenuto con i sindacati un accordo in deroga all’art.2112 cc per escludere di pagare i crediti dei lavoratori maturati con la società fallita e che questo accordo non e’ valido in base alla legge che tutela i lavoratori in caso di trasferimento di azienda. Insomma, in base al ricorso di uno dei giornalisti, che ha accusato i Ladisa di essere stato demansionato e danneggiato anche nelle spettanze economiche, la Ledi avrebbe dovuto accollarsi, oltre al costo dell’affitto (mille euro), anche i sei milioni di crediti dei dipendenti già ammessi al passivo del fallimento.
Di qui la fuga, che permetterà al nuovo affittuario o acquirente della prestigiosa testata, in corso di individuazione, di pagare il giusto prezzo evitando errori di ‘interpretazione’ sul ruolo dell’editore nel rispetto dell’autonomia dei giornalisti e dei diritti di tutti i dipendenti.Agli amici della Gazzetta un grande in bocca al lupo per il nuovo corso editoriale.

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