IACCARINO “il carcere è l’unica misura cautelare che può fermarlo”.

Iaccarino ex consigliere comunale arrestato dalla polizia di Stato su ordine della procura di Foggia stavolta se la vedrà molto male. E’ squallido e deprimente quello che emerge in alcune  pagine nell’ordinanza firmate dal giudice delle indagini preliminari dott.Antonio Sicuranza. 

La presidenza del Consiglio comunale che dovrebbe essere una figura di equilibrio e di garanzia per tutto il consiglio comunale è diventa una figura dove si va per fare solo spese senza ragione solo per i propri vizzi. È vero che sono spese  di basso valore ma sono sempre spese per se e la propria famiglia e non istituzionali. Le trascrizioni delle intercettazioni parlano chiaro era un modo di operare che aveva visto come Iaccarino disse in una conversazione   tutti i presidenti facevano e che pertanto era consolidata la prassi. Un modus operandi che egli stesso,in una delle occasioni in cui aveva acquistato beni personali a spese del Comune: “Marianna, mo tengo la possibilità di rubarmi 600 euro dal Comune e mo mi devi rompere i co… C’è la gente che va a comprarli e io li vado a rubare”.


Lui si vantava di essere una persona sveglia e pragmatica che aveva subito capito come il meccanismo della macchina pubblica comunale funzionava. Si definiva una persona da come trascritto “uomo da Business”Andava nei vari negozi che avevano un contratto di servizi per piccole somme con l’amministrazione facendo debiti”Digli che è passato il Presidente e che si muovesse” deridendo  il dirigente che in base a cio’ che è trascritto nelle pagine dell’ordinanza svolgeva solo il suo lavoro per snellire la procedura senza entrare nel merito delle spese.La frase che ripeteva era sempre la stessa con spocchia “ Tanto paga Michele”.

Il G.I.P. per questo lo ha definito una persona pericolosa e con la sua spocchia politica dovuta alla sua arroganza personale, ha calpestato qualsiasi persona che avesse a che fare con lui.

Si leggono delle frasi nell’ordinanza che sconvolgono e deteriorano  la politica dell’amministrazione  comunale e le persone che ne fanno parte che svolgono con professionalità e onesta il proprio lavoro.

“Marianna, mo tengo la possibilità di rubarmi 600 euro dal Comune e mo mi devi rompere i co… C’è la gente che va a comprarli e io li vado a rubare”.

La famiglia dalla moglie alla sorella e dell’ amica personale lo spronavano ad effettuare spese per soddisfare il proprio egoismo.

All’uscita di un negozio di elettronica , dopo aver acquistato un po’ di materiale elettronico esprimeva un disaccordo con il figlio perchè aveva dimenticato di acquistare un pensiero per l’amica del cuore” “Ho dimenticato di prendere la tavoletta grafica per A.(la figlia) a Natale”. “Abbiamo fatto come il ca…” risponde Iaccarino.


Per questo il suo modo di operare consolidato,nonostante le varie problematiche politiche che aveva ,ha irritando il magistrato che ha motivato il suo arresto in carcere” “il carcere è l’unica misura cautelare che può fermarlo”, per impedirgli “di continuare a coltivare quei rapporti con un sottobosco al quale appare sconosciuto il rispetto non solo della legalità ma anche di quel minimo di decoro e di reputazione personale”.

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