PARRUCCHIERI,BARBIERI MANIFESTANO IL LORO DISAGIO

Nella manifestazione erano una  quarantina parrucchieri, estetisti, centri estetici della città. La contestazione era  denunciare perdite sia di introiti sia di prodotti che dovranno buttare e per i collaboratori che non prendono ancora la cassa integrazione dei mesi scorsi. Abbiamo intervistato Barbara Vitanostra del salone  denominato THEOREMS HAIR la quale ha dichiarato” ci sono perdite che non riusciamo a bloccare come le spese fisse  vanno avanti entrambi. A stare chiusi perché? Se tutto è aperto supermercati ,scuole, bar tutto e noi parrucchieri che abbiamo speso soldi per metterci in sicurezza non possiamo. Le scadenze ci sono e bisogna onorarle oltre ad avere le spese fisse che continuano a maturare. Sto  protestando rispettando la legge senza essere additata come ribelle, senza mettere a rischio la mia clientela che è fondamentale per me.”Il disagio è notevole.

Questo è un vero e proprio crack economico che ci porteremo avanti per molto tempo.

Con questi ristori – denuncia Barbara – non rientriamo assolutamente, siamo piccole attività artigianale e in questo momento al di là dei clienti le nostre perdite sono i costi fissi, tra due settimane mi cadono addosso i contributi Inps da pagare. Io finora ho avuto tre ristori da 600 euro.L’agenzia dell’entrate sono due anni che conosce i nostri introiti,da giugno del 2020 inviamo  giornalmente a fine giornata gli incassi effettuati pertanto sanno quanto fatturiamo. Ma le spese vive l’affitto, i dipendenti, le utenze che sono un peso forte per noi. Abbiano perso due Pasque, che è la seconda festività più importante dell’anno e perderemo di nuovo le cerimonie cioè battesimi, comunioni, matrimoni  anche quest’anno, quindi il fatturato oramai è perso volatilizzato., Adesso con i nuovi ristori , Barbara dichiara ,”solo chi ha avuto una perdita del 30% e io non rientro in base agli studi che hanno effettuato,e io non rientro” Il nostro è un appello sulla riapertura immediata e poi speriamo che  il processo di vaccinazione continui e faccia diventare immuni tutti ma da come stanno andando le cose penso che non ne usciamo prima dell’ottobre del 2021. “Siamo alla perdita – continua Barbara– del 45% del fatturato e intanto si fa una campagna contro di noi, prima come attività di cura della persona e ci avevano dato un valore ora ci hanno sminuiti come se fossimo gli untori del coronavirus. Utilizziamo prodotti e facciamosanificazione da sempre, abbiamo sempre tenuto i saloni pulitissimi e attentissimi a livello sanitario. E invece questi messaggi si ripercuotono sulle clientela incutendo terrore.Inpiu’ ci si mette pure l’abusivismo che senza nessun controllo senza nessuna verifica e senza pagare nulla sta lavorando”

I parrucchieri e i titolari di centri estetici inoltre denunciano  che “ i costi dei prodotti si sono triplicati per la sanificazione  come i termometri, le mantelle monouso, i prodotti per pulire”.

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