Tasse automobilistiche e altri grandi cambiamenti che colpiranno gli automobilisti quest’anno, a partire dalla primavera

Il bollo auto sta aumentando in linea con l’inflazione, mentre le tasse locali per il disinquinamento cioè avere l’aria pulita,che attualmente esistono solo nelle città metropolitane,dovrebbero entrare in vigore in primavera e successivamente nelle altre città  mentre la repressione contro l’inquinamento continua

La legge individua dieci città metropolitane: Torino,Milano,Venezia,Genova,Bologna, Firenze,Bari,Napoli, Reggio Calabria, a cui si aggiunge la città metropolitana di Roma capitale (art. 1, comma 5, L. n.56/2014

Il presidente del Consiglio  potrebbe congelare l’imposta sul carburante , ma i proprietari di auto  dovranno affrontare una serie di nuovi cambiamenti da aprile/maggio.

Il bollo auto  sta aumentando in linea con l’inflazione, mentre le tasse locali e regionali  che attualmente esistono  dovrebbero essere applicate nelle principali città metropolitane  mentre la repressione dell’inquinamento continua.

Altrove, nelle altre nazione della comunità europea vengono già applicate, si dovrebbero applicare anche in Italia che costerebbe ai conducenti E 1,0 al giorno per entrare nei distretti esterni.

“Sebbene gli aumenti delle tasse e le modifiche alla legislazione fiscale siano inevitabili e persino necessari, se non sempre ben accetti” ,ha dichiarato il Ministro della Transizione Ecologica

“È già stato un anno difficile per gli automobilisti ed è improbabile che le modifiche fiscali proposte rendano le cose più facili”.

Il bollo , sta aumentando nel nuovo anno fiscale, il che significa che si dovrà pagare di più per continuare a guidare l’ auto.

Si sta studiando ad una bozza di regolamento che ancora si dovrà approntare  in base alla regione di appartenenza in base ai costi di disinquinamento che la stessa ha.

Come prima, l’importo delle tasse che si pagheranno dipenderà dalle emissioni di CO2 dell’auto. Quelli che emettono zero grammi per chilometro di CO2 pagheranno zero, mentre i conducenti a benzina e la maggior parte del diesel (compresi gli ibridi) che emettono tra 1 ge 50 g per chilometro pagheranno E10 per i primi 12 mesi.

Le auto che emettono tra 51 ge 5 g per chilometro si dovrà quantizzare la tassa ambientale.

Tuttavia, le auto che emettono tra 76 e 150 g per chilometro di CO2 vedranno le loro tariffe aumentare.

Più CO2 emette un’auto per chilometro, maggiore sarà l’aumento della tassa di circolazione per il 2021.

Il più grande passo avanti si applica alle auto che emettono più di 255 g per chilometro di CO2. 

Ci potranno essere delle tariffe standard – l’importo che si pagherà dopo il secondo anno – per le auto immatricolate a partire dal 1 ° aprile 2017/18 per qualsiasi cosa diversa dai veicoli a emissioni zero.

Esperti di finanza , hanno dichiarato: “Le persone con auto a benzina e diesel potranno avere le accise sui veicoli a salire, mentre le tasse sulle auto che costano più di 40.000mila potranno pagare una quosta fissa per un periodo da tre a cinque anni. Sono ipotesi che addetti ai lavori stanno pensando.

Il  tentativo è di  rendere le strade dell’Italia  più verdi,si vuole scoraggiare l’acquisto di nuove auto  benzina e diesel.Le tasse  sarebbero  rivolte a chi acquista veicoli meno ecologici. Si spera che  incoraggi invece a optare per un’auto più ecologica.

La tassa interesserebbe coloro che acquistano veicoli che emettono più di 225gCO2 / km.

Questi conducenti sarebbero presi di mira e costretti a pagare una tassa di acquisto alta  da quest’anno, che aumenterebbe ogni anno fino a quando solo i modelli completamente elettrici saranno esenti entro il 2030.

Sebbene le modifiche non siano state annunciate nel bilancio primaverile, le proposte  potrebbero ancora diventare legge in futuro mentre il governo lavora per il suo obiettivo anti-inquinamento.

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