FOGGIA :ALLARME MINORENNI COMANDANO LA CITTÀ .

Oramai Foggia è diventata una città senza controllo, le tre batterie dei SINESI-FRANCAVILLA, MORETTI-PELLEGRINO-LANZA e TRISCIUOGLIO-PRENCIPE-TOLONESE (batteria della Società foggiana) nella relazione Antimafia della D.I.A. vengono descritti oramai a riposo essendo tutti reclusi .Pertanto la capitanata viene considerata una zona senza capi,questo porta che i tifosi della delinquenza i ragazzi condizionati da una serie di problemi sociali economici e adesso da circa un anno ci si mette pure il Covid,prendano il sopravvento. La pandemia li ha portati i ragazzi a  non andare a scuola,questo ha portato che non facendo nulla effettuino delle bravate che poi man mano visti i guadagni e vista l’adrenalina prodotta gli prenda la mano totalmente. Questa criminalità particolare ,giovanile oramai  rientra tra le  più insieme  problematiche che  destano maggiore preoccupazione a livello sociale perché sono incoscienti e non comprendono il rischio e le conseguenze.
In tutto questo aggiungiamo l’insoddisfazione della società e la banalizzazione dei disagi emotivi è facile comprendere le motivazioni per le quali il fenomeno si è diffuso a macchia d’olio nella società, sia in quella più disagiata e problematica che in quella benestante. La delinquenza minorile è un fenomeno che si sviluppa sul concetto di devianza, (Chi non rispetta una norma di qualche tipo viene definito deviante (criminali o “disadattati”). Nessuno infrange tutte le norme sociali, così come nessuno le rispetta tutte. Lo studio della criminalità e del comportamento deviante è uno dei compiti più affascinanti e insiemi più complessi della sociologia.Ovvero sull’insieme dei comportamenti che si allontanano dalle norme sociali, violandole senza ritegno senza paura e senza calcolo, e che esprimono il bisogno di trasgredire per assumere un’identità all’interno della società del proprio gruppo della propria zona di residenza.

Le motivazioni .
L’etologia è la scienza che studia il comportamento. I psicologi la studiano la applicano per capire e si occupano anche del comportamento singolo e insieme,denominato gruppo, direttamente, cercando analogie o differenze col comportamento degli altri animali. Molti psicologi hanno effettuato numerosi studi applicando l’etologia che nel corso del tempo hanno analizzato i dati statistici e le dinamiche dei reati per arrivare a identificare le cause che conducono i giovani a commettere atti criminosi. Rimanendo in tema di emarginazione possiamo affermare che coloro i quali vivono in aree periferiche svantaggiate o appartengono a minoranze etniche sono più portati a diventare piccoli delinquenti, a causa della difficoltà ad essere accettati dalla società.

Si organizzano in baby gang

Pertanto come detto sopra,da singolo si sente l’esigenza di sentirsi parte di un gruppo, rafforzata dalla necessità di affermarsi ed essere accettati in un modo o nell’altro a livello sociale, questo impone l’adolescente ad identificare il proprio impegno e il gruppo dei pari in aggregazioni di giovani criminali. Si tratta di gruppi(gang) che all’inizio improvvisano ma poi vedendo  film o andando su youtube vedono immagini che li fanno organizzare. Sono strutturati gerarchicamente e regolamentati da precise regole di condotta che rasentano l’organizzazione militare. I componenti sono prevalentemente soggetti problematici, provenienti da contesti e situazioni sociali disagiati, anche se c’è da dire che sempre più spesso i gruppi sono nutriti da giovani di buona famiglia, benestanti, che scelgono la microcriminalità perché annoiati dal benessere e dalla vita comoda. 

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