In partenza 50 milioni di cartelle esattoriali. Restano solo 48 ore per fermarle.

Il rinvio delle cartelle esattoriali doveva rientrare nel decreto del Milleproroghe. Ma non è rientrato Si facevano delle ipotesi che chi non escludeva che potesse arrivare all’ultimo momento facendo parte anche di un emendamento, con una proroga di almeno un altro mese del blocco delle cartelle, ma non è stato così non hanno voluto.

Il l governo si è impegnato grazie all’approvazione di un ordine del giorno, a valutare con il primo provvedimento normativo utile un ulteriore differimento dei termini degli atti di accertamento, contestazione, irrogazione delle sanzioni, recupero dei crediti di imposta, liquidazione e rettifica, nonché un ulteriore proroga del termine, attualmente fissato al primo marzo 2021. Allora l’unica possibilità rimane il decreto Ristori 5 per il quale a gennaio è stato approvato uno scostamento di ulteriori 32 miliardi per sostenere lavoratori e imprese. Ma la crisi di governo e il virus che non accenna ad arretrare,Sarà sufficiente la somma già insufficiente hanno rallentato l’iter del testo. Anche se il lavoro tecnico non si è fermato e adesso si comincia ad accelerare per tentare di chiudere entro la fine del mese.In questo caso più che a un rinvio si pensa a una diluizione in due anni. E si studia anche una sforbiciata.E poi ci sono il capitolo ristori, quello sanità e il pacchetto lavoro. Il vecchio governo ha lasciato in eredità uno schema di interventi che sfrutta tutti i 32 miliardi di exstra. Speriamo bene.

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