LANDELLA -“QUANDO SAPRÒ DI ESSERE MAGGIORANZA LO DIRÒ”.
Ultimamente nell’amministrazione Comunale sono accadute alcuni avvenimenti che non hanno fatto bene alla politica e alla città.La minoranza dispensava consigli la maggioranza effettuava mozione di censura dando direttive pensando di darle.La speranza era di non dover rivivere il momento di un’approvazione unanime per ribadire il no alla permanenza di una persona e dare indirizzi politici alla tecnostruttura di un servizio da attivare ma nulla è accaduto .
Pubblichiamo ciò che abbiamo ricevuto ;
Sapevamo da tempo che la maggioranza di centrodestra che sostiene l’amministrazione Landella era politicamente e programmaticamente in grande affanno, in quanto priva di una visione e di un progetto complessivo della Città. Losapevamo per cognizione ed esperienza già nel 2019: era facile prevedere che si sarebbe riproposto lo stesso scenario di litigiosità del mandato iniziato nel 2014, una litigiosità che non consente di affrontare con la dovuta serenità i tanti problemi che affliggono la Città. Non siamo riusciti a spiegarlo ai cittadini, il cui voto sovrano abbiamo sempre rispettato. Ora però la maggioranza si dissolve anche sul piano fisico della mera presenza: le ultime due sedute del consiglio comunale si sono sciolte perché è venuto meno ilnumero legale, e nell’ultima seduta, in seconda convocazione, erano presenti solo otto consiglieri di maggioranza su 21, poco più di un terzo. Quando la maggioranza c’è, aggira artificiosamente adempimenti come la nomina del Presidente del Consiglio Comunale, violando il regolamento comunale e abdicando alla dignità e sovranità dell’assise municipale, delegando nei fatti ledecisioni che le spettano ai provvedimenti di altri fori ed organismi. I pochi punti che giungono alla discussione palesano inoltre divergenze con latecnostruttura, mostrando come assessori e dirigenti siano dissenzienti tra di loro.È grave che questo avvenga mentre l’istituzione e la città sono assillate da tanti e gravi problemi di ogni genere e natura, che dovrebbero suggerire senso diresponsabilità e riflessione da parte di tutti noi. La nostra opinione, che giovedì si tradurrà in atti pubblici ed impegnativi, è che sia tempo di restituire credito e dignità alle istituzioni democratiche. Abbiamo rispetto per tutti, ma crediamo si debba in primo luogo avere rispetto per Foggia.
Pippo Cavaliere