Recovery Fund sarà oggetto di discussione del Consiglio dei ministri oggi: Conte deve decidere come organizzare il piano per le risorse UE. Le diverse idee in esame sono i motivi della tensione

Giornata importante per  il Recovery Fund. Il Consiglio dei Ministri convocato per questa  mattina alle 11.00 ha un proposito  cruciale e complesso, definire e attuare il Piano nazionale di ripresa e solidità.

Si tratta di una bozza del programma destinato a trasformare i 209 miliardi di euro che arriveranno da Bruxelles in progetti reali e corposi ma soprattutto  concreti.

Il Governo si trova nella sfida più importante dell’anno, con la quale la ripresa economica del Paese e la credibilità dello stesso esecutivo sarà sotto gli occhi di tutti.Oggi tutti  i ministri dovranno dare il loro assenso alla struttura generale del piano,non solo programmi reali , obiettivi, progetti fattibili con un impatto di spesa notevole.

Al centro del dibattito sarà sicuramente la governance  che vuole Conte per gestire questa mole ingente di fondi. Sull’organizzazione di una struttura che governi e che dia sicurezza non c’è accordo con il senatore Renzi ,Italia Viva ha già dichiarato il suo dissenso.

Il clima è alle stelle,rigido. Cosa si deciderà nel consiglio dei Ministri il Governo sul Recovery Fund?

Precisiamo che tratta di una bozza lavorata piu’ volte ma la più importante, da presentare ad entrambi le  Camere, ma soprattutto, a Bruxelles.

I fondi in arrivo dall’Unione Europea , infatti, vanno indirizzati in un ampio programma di progetti, riforme, investimenti, con tutte le dovute specificazioni sui saldi di spesa e impatto Prodotto Interno Lordo.

Nello specifico, quindi, i temi del cdm di oggi sono i quattro capitoli in cui è suddiviso il Recovery Plan:• la visione generale e gli obiettivi;• le aree di intervento (divise in 6 tematiche; circa 60 progetti e 17 cluster);• la governance dei fondi;• la valutazione d’impatto

Evidenziamo, che il Governo ha estrapolato ben sei grandi ambiti sui quali poter intervenire,avendo delle risorse europee: digitalizzazione, infrastrutture per la mobilità, rivoluzione verde, inclusione di genere sociale e territoriale, salute, istruzione e ricerca.

I ministri decideranno approvando, dando  il loro assenso al progetto in generale del piano.

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