L’incongruità della legge elettorale con metodo maggioritario. In Capitanata, chi perde ha più seggi

Da poche ore Emiliano è stato proclamato vincitore delle elezioni regionali con il 46% dei voti validi. A breve la Corte di Appello si pronuncerà anche sull’intero consiglio regionale. Il Consiglio Regionale vede 50 consiglieri, 29 di maggioranza, 21 di minoranza. La legge Tatarella (soprannominata Tatarellum) emanata ne 1995, modificata più volte fino al 2015, ha visto l’elezione del candidato presidente Emiliano eletto con una legge che prevede il metodo maggioritario. Un metodo che porta ad ottenere per la coalizione vincente almeno il 60% dei seggi avendo ottenuto il centrosinistra oltre il 40% del numero dei voti validi. Un legge ‘’splendida’’ che permette, anche se solo per una provincia, Foggia, di ottenere da parte della coalizione perdente più seggi rispetto alla coalizione che ha vinto. In provincia di Foggia si passa da 10 eletti a 9. Queste elezioni vedono 4 consiglieri di maggioranza (Piemontese, Campo, Tutolo e Clemente) e 5 consiglieri di minoranza (Gatta, De Leonardis, Splendido, Dell’Erba e Barone). Il M5Stelle non era in coalizione di certo con il centrodestra, ma in provincia di Foggia, le coalizioni di minoranza, grazie alla Tatarellum hanno più seggi della coalizione del centrosinistra che ha vinto. La maggioranza, in Capitanata , non ha vinto, ha ottenuto il 43,8% dei consensi contro il 56,2% ottenuto dalla minoranza. Questo paradosso, dovuto al metodo maggioritario, solo nel prossimo futuro ci dirà come potrà lavorare questo consiglio regionale.

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