L’affondo ad Emiliano sulla scuola: genitori in mobilitazione, oggi la “protesta degli zaini” davanti alle scuole pugliesi. E dalla “Leopardi” di Foggia parte la lettera di protesta contro il governatore

Emiliano sotto attacco da più fronti per la gestione della pandemia in Puglia. Dopo il grido d’allarme del mondo della sanità sulla saturazione dei posti letto al Policlinico Riuniti, arriva il fuoco incrociato anche dalla scuola foggiana, da cui giungono le prime proteste sulla decisione del governatore pugliese di chiudere fino al 24 novembre tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Il coro di voci si aggiunge, a livello lacale, alle indicazioni che arrivano dal nazionale, dove la ministra Lucia Azzolina ha bacchettato Emiliano intimando di “riaprire al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future per gli studenti e per le famiglie”.

Se in un primo momento Emiliano e l’assessore alla Sanità pugliese, Pierluigi Lopalco, avevano giustificato la decisione restrittiva attribuendo alla riapertura delle scuole uno dei motivi del picco della pandemia, da poco, da Lungomare Nazario Sauro, è stato specificato che il problema risiederebbe nella gestione dei presidi sanitari, a cui i contagi nelle scuole (che però in Puglia sarebbero  attualmente 417 su una popolazione scolastica di 562mila ragazzi) andrebbero ulteriormente a pesare. Non ci stanno, ad ogni modo, i rappresentanti del mondo della scuola locale. Oltre a docenti e dirigenti contrari alla sospensione delle attività in presenza anche i genitori dei ragazzi sono in stato di mobilitazione: sulla pagina facebook “La scuola che vogliamo”, per esempio, i comitati dei genitori pugliesi che aderiscono al coordinamento hanno lanciato la proposta di manifestare, con un protesta pacifica, davanti agli istituti scolastici, lasciando nella giornata di oggi gli zaini dei figli davanti ai plessi. Tutto questo mentre dalla scuola primaria “Leopardi” di Foggia i genitori degli alunni hanno scritto una lettera al governatore di cui citiamo alcuni passaggi: “In tutto il Paese, o quasi, e in altri Paesi Europei la tendenza, anche dove vi è una tendenza all’aumento del contagio, è di non chiudere le scuole, soprattutto la primaria. La ratio di tale scelta è evidentemente quella di preservare la scuola, fondamento della società e pilastro della personalità degli adulti di domani. Le famiglie non possono ancora diventare il welfare di un servizio essenziale quale la scuola. Caro governatore questa pandemia potrà prolungarsi in un tempo che noi non conosciamo e lei sta chiudendo le porte ai futuri medici e ricercatori. E’ davvero certo che sospendere in modo indiscriminato la didattica in presenza possa effettivamente favorire il contenimento della circolazione del virus o, invece, come noi crediamo, si rischi di moltiplicare le occasioni di contatto tra i più giovani ma in assenza dei livelli di sicurezza che la scuola, per com’è oggi, garantisce? L’istituto scolastico ‘Leopardi’ per esempio è assolutamente sicuro, in relazione al momento pandemico che stiamo vivendo. Bimbi e insegnati ligi alle regole, classi rimodulate e arredate in maniera consona, con un grande impegno della dirigenza tutta, dei docenti e dei genitori, senza considerare gli sforzi economici sostenuti a livello nazionale”, sottolineano i genitori dell’istituto scolastico primario foggiano.

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