Slitta la firma sul nuovo Dpcm, Conte cerca l’intesa con le Regioni. Si va verso un mini-lockdown

Si va verso lo slittamento a domani per la firma del premier Conte sul nuovo Dpcm per le misure di contrasto anticovid. Da sciogliere ancora alcuni punti contenuti nel provvedimento sui quali il presidente del Consiglio attenderebbe un ulteriore passaggio con le regioni per maggiori coordinamento e intesa. Intanto l’ultima bozza diffusa nel tardo pomeriggio prevede una serie di divieti molto restrittivi legati soprattutto al tempo libero, direttive che precluderebbero a un nuovo “mini-lockdown”.
La nuova bozza del Dpcm contiene diverse restrizioni in questo senso per lasciare spazio alle attività essenziali. Confermate tutte la altre misure già in vigore, dalle mascherine al fermo delle fiere locali, dalla sospensione delle gare (fatta eccezione per quelle regionali, nazionali e internazionali) all’obbligo di restare a casa con 37.5 di febbre. Le misure previste dalle ordinanze regionali restano solo se più restrittive rispetto alle misure del Dpcm; per esempio resta il “coprifuoco” dalle 24 nelle Regioni in cui è stato deciso anche se la misura non c’è a livello nazionale; verrà rimosso solo se i governatori decidono in tal senso. Chiudono palestre, centri natatori, centri benessere, centri termali – fatta eccezione per le prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza – nonché centri sociali, culturali e centri ricreativi. Chiudono cinema, teatri, sale bingo, sale scommesse, casinò, chiudono i parchi tematici, restano aperti invece i parchi e le aree giochi per i bambini ma resta obbligatorio il distanziamento. Per bar e ristoranti serrande chiuse alle 18. Da quell’ora sarà vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, consentita, invece, la ristorazione con consegna a domicilio. Nelle scuole didattica a distanza al 75 percento per le superiori. Vietate le feste al chiuso o all’aperto e forte raccomandazione di non invitare ospiti a casa. Sospesi i concorsi pubblici e privati, niente convegni e congressi. Fortemente raccomandato restare nel proprio comune. Possibile chiusura di piazze alle 21.

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