Foggia:Deposizione del Teste Azzariti nel Processo Landella,Rifiuto della Richiesta di Tangenti

Nel corso del processo Landella, che sta investigando presunti casi di corruzione tra cui l’appalto della pubblica illuminazione del Comune di Foggia, il teste Azzariti ha deposto stamattina, rivelando dettagli sconcertanti riguardo alla richiesta di tangenti nell’assegnazione del contratto.

Ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com che Luca Azzariti procuratore della ditta Gi.One interessato alla gara della gara della pubblica illuminazione.Stamani ha spiegato di aver ricevuto una richiesta di una tangente pari a 300.000 euro da Landella in cambio dell’assegnazione dell’appalto per la pubblica illuminazione del Comune di Foggia. In successivo incontro gli fu richiesto , dopo una breve telefonata con un dirigente che la somma da pagare era di un milione di euro. Tuttavia, ha dichiarato di aver categoricamente rifiutato questa richiesta e di aver riferito a Iaccarino suo amico ti tale richiesta.

Il suo rifiuto a tale richiesta aveva irrigidito Landella.Il quale confermo solo la somma di 300 mila euro. Rifiutata anche stavolta da Azzariti. Si videro ancora dove fu registrato l’incontro , consiglio di Iaccarino , dove Landella richiedeva sempre la stessa cifra .Queste dichiarazioni fanno capire come si partecipa a pratiche illecite, gettato luce su uno dei gravi problemi che affliggono il sistema di appalti pubblici in Italia: la corruzione e il malaffare. La testimonianza di Azzariti sottolinea l’importanza di individui integri e coraggiosi che si oppongono a tali pratiche illecite e che si battono per la legalità e la trasparenza nelle procedure di appalto.

La deposizione di Azzariti rappresenta un importante passo avanti nel processo di giustizia e nel combattere la corruzione nel settore pubblico. È fondamentale che le autorità competenti analizzino attentamente le sue testimonianze e intraprendano azioni concrete per perseguire coloro che si rendono colpevoli di corruzione e violazione della legge.

Inoltre, la testimonianza di Azzariti evidenzia la necessità di rafforzare i controlli e i meccanismi di vigilanza nell’assegnazione dei contratti pubblici al fine di prevenire e contrastare efficacemente la corruzione e il malaffare.

La sua testimonianza è servita per dare un monito per coloro che cercano di aggirare le regole e di sfruttare il sistema per fini illeciti. Solo attraverso un impegno congiunto per promuovere la legalità e la trasparenza sarà possibile costruire un sistema di appalti pubblici più equo e responsabile, che sia al servizio del bene comune e non degli interessi personali o illeciti.

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