Foggia:Conclusioni delle indagini per l’uccisione del boss Angelo Notarangelo, con 5 arresti

Dopo svariati anni oggi si sono chiuse le indagini dell’uccisione del boss Giambattista Notarangelo avvenuto nel 2018. Secondo le indagini svolte e coordinate dalla Procura di Foggia con la stretta collaborazione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri e la Squadra Mobile della Questura la sua uccisione sarebbe scaturita da una guerra interna di alcuni soggetti della criminalità organizzata che operano a Vieste(FG).Il Comando Provinciale dei Carabinieri e la Questura hanno emesso un comunicato stampa che pubblichiamo:

“ Nel  rispetto  dei  diritti  delle  persone  indagate  e  della  presunzione  costituzionale  di  non colpevolezza,  salvo  ulteriori  approfondimenti  e  in  attesa  di  giudizio,  si  comunica  che,  nella mattinata  odierna,la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri di Foggia, su  disposizione  e coordinamento   della   Direzione   Distrettuale   Antimafia   di   Bari, stanno congiuntamente eseguendo un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia cautelare in carcere e  di  quella  degli arresti  domiciliari,  emessa  dal  GIP  del  Tribunale  di  Bari nei  confronti di cinque persone ritenute gravemente indiziate- con ruoli e responsabilità diverse​- dei reati di concorso in omicidio premeditato, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, ricettazione​di armi e di veicolo, danneggiamento seguito da incendio e riciclaggio di veicolo, favoreggiamento personale,reati aggravati dal​l’utilizzo del metodo mafioso. La vicenda giudiziaria  scaturisce  dall’ omicidio  commesso  il 6 aprile  2018,a  Vieste,ai  danni  di NOTARANGELO  Giambattista che, nell’occasione, fu raggiunto  da diversi  colpi d’arma da fuoco  (nello  specifico,  due  pistole  e  un  fucile) mentre  si  trovava  presso  un  fondo,  ubicato  in agro di Vieste in località Palude Mezzane, intento a governare degli animali.Il fatto di sangue si inserisce in una serie di analoghi e gravi episodi avvenuti, in quel periodo, nel  territorio  di  Vieste  dovuti  alla  forte  contrapposizione  registratasi  tra  due  sodalizi  criminali determinati, ognuno, ad affermare il proprio predominio sul territorio. Fondamentale  per la  ricostruzione  dei  fatti sono  stati  gli  elementi  raccolti  nel  corso  della sinergica attività espletata dagli investigatori della Squadra Mobile e del Nucleo Investigativo di Foggia,nonché l’apporto  dei  collaboratori  di  giustizia che  hanno fornito un  importante contributo alle investigazioni.

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