L’Impasse all’ATAF azienda di trasporto, il Rifiuto dell’Amministratore Laudiero di Dimettersi

Una situazione di stallo si è venuta a creare all’interno dell’ATAF azienda di trasporto della città di Foggia. L’azienda , poiché l’amministratore Dott.Laudiero nominato dal commissario prefettizio Magno, ha rifiutato di dimettersi nonostante le richieste politiche. Questo scenario opaco solleva domande sulla gestione dell’ente e sulla separazione dei poteri, mettendo in evidenza le sfide che possono emergere quando gli interessi politici entrano in conflitto con la gestione amministrativa.

Il Contesto della Nomina dell’Amministratore

L’amministratore dell’ATAF Laudiero è stato nominato dal commissario prefettizio, un rappresentante del governo centrale incaricato di gestire temporaneamente le funzioni amministrative del Comune di Foggia dopo lo scioglimento dell’amministrazione locale per infiltrazione mafiosa.Questa nomina è avvenuta in un contesto di emergenza e transizione, con l’obiettivo di garantire la continuità dei servizi pubblici visto che la gestione dell’azienda gestita male.

La Richiesta di Dimissioni da Parte del Contesto Politico

Tuttavia, l’amministratore nominato dal commissario prefettizio ha ricevuto richieste di dimissioni da parte delle forze politiche locali, che desiderano avere un maggiore controllo e influenza sull’azienda di trasporto pubblico. La commissione nominata dal Comune ha convocato Laudiero il quale si è presentato con l’ing.Ciuffreda.A detta di alcuni consiglieri il Laudiero ha elencato delle motivazione sulla gestione al quanto dubbie alimentando una serie di dubbi sulla gestione. Due consiglieri gli hanno chiesto quanti giorni era presente in azienda, la risposta non è stata chiara ma ha fatto capire che stava poco tempo. Inoltre i sindacati convocati anche loro dalla commissione di controllo delle partecipate hanno dichiarato insoddisfazione sulla gestione del Laudiero. Perché non era in azienda e perché chi gestiva per lui erano i due funzionari uno Amministrativo e l’altro tecnico.Questo conflitto di interessi è emerso nel momento in cui il contesto politico desidera esercitare un maggiore controllo sull’ente, mentre l’amministratore nominato dal commissario prefettizio potrebbe ritenere di avere la legittimità per continuare nel suo incarico.

L’Opacità della Situazione e le Sue Implicazioni

La situazione opaca che si è venuta a creare solleva diverse preoccupazioni:

Mancanza di Chiarezza Istituzionale:

La mancanza di chiarezza sulle competenze e sulla legittimità dell’amministratore dell’ATAF può generare confusione e incertezza sulle decisioni e sulle azioni intraprese dall’azienda di trasporto.Sopratutto perché l’incarico è fiduciario dal momento in cui il commissario decade,con la nomina del sindaco decade contemporaneamente l’amministratore delle partecipate, cosa fatta dai due Amgas e Am Service, mentre Laudiero ha rifiutato.
Possibile Interferenza Politica:

Il rifiuto dell’amministratore di dimettersi nonostante le richieste politiche solleva interrogativi sulla possibile interferenza politica nella gestione delle istituzioni pubbliche, mettendo in discussione l’indipendenza e l’imparzialità dell’ente ma anche perché la gestione dell’azienda da quanto dichiarato da alcuni è fatta in maniera anomala.
Impatto sui Servizi Pubblici:

Questo stallo potrebbe avere conseguenze negative sui servizi pubblici offerti dalla società di trasporto, compromettendo la continuità e la qualità del servizio per i cittadini di Foggia.
La Necessità di una Risoluzione Rapida e Trasparente

È fondamentale che le autorità competenti intervengano per risolvere questa situazione in modo rapido e trasparente. Questo potrebbe includere la definizione chiara delle competenze dell’amministratore dell’ATAF, il rispetto della separazione dei poteri e il coinvolgimento delle parti interessate per trovare una soluzione che garantisca la continuità dei servizi pubblici e il rispetto delle istituzioni democratiche.

L’impasse all’ATAF con il rifiuto dell’amministratore di dimettersi nonostante le richieste politiche, solleva serie preoccupazioni sulla gestione delle istituzioni pubbliche e sulla separazione dei poteri. È essenziale che le autorità competenti agiscano con determinazione e trasparenza per risolvere il problema è perché mettano mano all’azienda che da quanto si vede è gestita male oltre a svolgere servizi sempre meno idonei,basti vedere gli incidenti che accadono per la mancanza di manutenzione(ricordiamo l’ultimo incidente che ad un bus che effettuava il servizio di trasporto, si sono staccate due ruote anteriori, sulla via che porta a Borgo Mezzanone e grazie alle capacità dell’autista che non è accaduta una tragedia)

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