Cerignola(fg):Il sindaco Bonito e Dibisceglie chiariscono “Non bastavano gli animali in una storia orribile, oggi se ne aggiunge un altro “Lo sciacallo”

l sindaco Bonito e il vice sindaco Dibisceglie chiariscono alcune inesattezze pubblicate da un organo di stampa.

Si può arrivare ad utilizzare una violenza sessuale su una minorenne per fare polemica   con   l’amministrazione   e,   nello   specifico,   con   il   Vicesindaco   Maria Dibisceglia, senza peraltro sapere che la vicesindaca ha seguito la vicenda sin dall’inizio?

Si può arrivare a sbattere nuovamente sui giornali una famiglia, già provata da fatti orribili, per un tornaconto di polemica personale? 

Ma a che schifo è arrivato Marchiodoc e Michele Cirulli? Vi preghiamo di leggere le dichiarazioni del vicesindaco ma, soprattutto, della madre della ragazza per chiudere questa orribile vicenda. 

Ecco   le   dichiarazioni   del   Vicesindaco   Maria   Dibisceglia:   “Esprimo   la   mia soddisfazione per la risposta celere e puntuale della giustizia che, con la condanna a 6anni e 2 mesi degli imputati, ha restituito dignità ad una vittima, ferita, segnata da unevento che mai nessuno dovrebbe subire. Purtroppo, questa notizia ha dato vita al solito sciacallaggio di qualcuno che, senza pudore, utilizza le vite dei nostriconcittadini per inventare storie contro l’amministrazione. Immediatamente dopo l’accaduto, ho contattato i familiari della vittima per mettere a disposizione tutti i servizi   comunali   esistenti   per   affrontare   questi   eventi   orribili:   dal   supporto psicologico a quello legale. Legittimamente, si rivolsero al loro legale di fiducia, uncollega serio e che stimo moltissimo, che ha affiancato la ragazza in questi brutti mesi. Io, l’amministrazione tutta, non potevamo essere a conoscenza dell’avvio del processo, perché la ragazza non è stata seguita dai nostri servizi sociali e dal CAV inquesta orribile circostanza. Occorre ricordare, inoltre, che per la costituzione comeparte civile del Comune, in fattispecie di tale ipotesi, è opportuna l’autorizzazione della vittima o della sua famiglia. Non occorre dare ulteriori dettagli, anche per rispetto della famiglia e della vittima, ma loro sanno che Maria c’è, c’è sempre stata.

Che l’Amministrazione c’è, c’è sempre stata. Ogni giorno, con impegno, attenzione,discrezione combattiamo con tutte le forze a disposizione queste situazioni, con un rapporto sinergico tra CAV, amministrazione e forze dell’ordine”.

Spero che questo finale possa permettere alla vittima di tornare a camminare a testa alta, con sollievo e consapevole che l’intera città è con lei, e che l’amministrazione èsempre a disposizione per camminare fianco a fianco.”

L’Amministrazione, inoltre, nella persona stessa del Vicesindaco ha interloquito conil legale della famiglia e con la mamma della ragazza, la quale ha chiesto di rilasciareuna dichiarazione per poter chiedere la fine di un percorso già di per sé tortuoso, ed ​ora condito da fango, inesattezze, finto interesse e strumentalizzazione. Ecco la dichiarazione della mamma della ragazza: “Con la fine del processo, si è chiuso un capitolo doloroso per tutta la nostra famiglia,o almeno lo credevo.

Al silenzio e alla serenità necessaria, soprattutto per mia figlia, si è sostituito un clamore mediatico senza precedenti, denso di inesattezze e strumentalizzazioni.

Quelle stesse testate giornalistiche che avevano mostrato riluttanza e distacco, hanno preferito strumentalizzare la vicenda dando molte informazioni non corrette, invecedi ritenere più importante il benessere di una ragazza fortemente turbata, così come la mia famiglia. Ciò che chiedo è rispetto, silenzio e fine a qualsiasi ricostruzione poco chiara”.

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