Basilicata:La Sanità privata, i laboratori presidieranno l’ingresso della Regione Basilicata

A supporto dello sciopero nazionale proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl in seguito al mancato accordo in sede di conciliazione con l’associazione datoriale Aiop

Mercoledì 27 settembre dalle ore 10 davanti alla Regione Basilicata si terrà un presidio dei lavoratori della sanità privata a supporto dello sciopero nazionale proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl in seguito al mancato accordo in sede di conciliazione con l’associazione datoriale Aiop.
L’associazione datoriale Aiop ha dichiarato di non aver nessun vincolo alla sottoscrizione di un contratto con Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari) né di doverlo firmare con Cgil, Cisl e Uil, e che il contratto di riferimento per Aiop è quello sottoscritto con Ugl con il quale ha già aperto la trattativa.

“Abbiamo evidenziato  come tale dichiarazione fosse in netto contrasto con quanto era stato definito alla sottoscrizione del Ccnl Sanità Privata, impegni che avevano delineato un percorso unitario e condiviso di apertura negoziale del contratto, ma che così facendo stavano disconoscendo gli affidamenti assunti unitariamente dalla loro presidente insieme al presidente di Aris e i tre segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Nonostante il ministro Schillaci abbia comunicato alle organizzazioni sindacali, nel corsodell’incontro del 4 luglio scorso, di aver sensibilizzato le associazioni datoriali per la positiva soluzione della vertenza contrattuale rsa, Aiop decide di produrre una frattura nel percorso di ricomposizione. A fronte di queste premesse, non è stato possibile raggiungere alcun accordo Con la mobilitazione intendiamo ottenere la garanzia del rispetto degli impegni assunti di avviare le trattative per la definizione di un contratto congiunto Aris Aiopdel comparto Rsa. È una battaglia che abbiamo iniziato da molto tempo, insieme alle lavoratrici e i lavoratori, per arrivare ad un contratto Aris Aiop Rsacon l’obiettivo di contrastare il dumping in questo settore, riconoscendo pienamente a queste lavoratrici e questi lavoratori la propria professionalità attraverso un contratto che riconosca dignità, diritti e salario.

Sarà inoltre l’occasione per chiedere al Presidente della Regione una ferma presa di posizione nei confronti delle strutture accreditate per assicurare alle lavoratrici e lavoratori contratti che garantiscano diritti e salari dignitosi e la revoca degli accreditamenti per le strutture che applicano il contratto AIOP RSA, nonché per rimettere al centro della vertenza la complessa partita delle tariffe, bloccate al 2009, che stanno mettendo in ginocchio il sistema, con pesanti ricadute non solo sui lavoratori, ma anche sugli utenti. Complice la pandemia, il mancato adeguamento delle tariffe, insieme alla mancata liquidazione delle spese di trasporto, dai costi aggiuntivi non riconosciuti per fronteggiare la pandemia e, non da meno, dall’applicazione della quota del 15% a carico delle famiglie che le aziende non sono in grado di recuperare, si sta scaricando in gran parte sui lavoratori, con la regione che continua a nicchiare e a non rispondere in maniera concreta e incisiva alle richieste delle Organizzazioni sindacali e, in alcuni casi, delle stesse aziende. Le OO.SS, da tempo, hanno lanciato l’allarme sulle difficoltà che vive il mondo della riabilitazione e della sanità privata, ma gli appelli continuano a cadere nel vuoto. Il tempo è scaduto. Servono risposte adesso”.

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