Foggia:Universo Salute-“Tra maltrattamenti e mancati pagamenti tra sviste e sbagli cosa sta succedendo”

Dalla crisi con la Regione e con la ASL Foggia sulle tariffe Covid fino ai nuovi sviluppi nelle indagini della Procura sui maltrattamenti ai pazienti disabili psichici del Don Uva di via Lucera la società Universo salute di Telesforo e Vigilante, dove si vuole arrivare?
Guardando le carte e vedendo gli avvenimenti che sono seguiti, confessiamo di essere sconcertati, più di quanto come YouFoggia abbiamo espresso nell’articolo del 9.6.2023 in merito alla diatriba innescata dal gruppo regionale di FdI sui favori e i privilegi concessi a Universo salute da Emiliano e Piemontese durante il Covid, che, secondo il senatore Zullo, potevano essere la restituzione dei favori elettorali alle amministrative regionali di settembre 2020.
Siamo sbalorditi in particolare dal fatto che, con grande clamore mediatico sono stati pubblicati documenti che dovevano rimanere segreti .
Il 24.1.2023 con il rumore degli elicotteri dei Carabinieri , che la mattina presto irrompono nelle abitazioni degli incolpati per perquisire, eseguire o notificare la misura cautelare, sequestrare tutti i cellulari con le schede telefoniche.
Il giorno stesso la conferenza stampa del Procuratore, che segnala la gravità dei maltrattamenti e delle violenze ai danni dei malati psichici.
Poi si scopre tramite un documento emesso dal Dipartimento Salute di Bari che forse le condizioni di lavoro non erano ideali con personale sotto organico.
Universo Salute controbatte con una nota stampa dell’amministratore Vigilante(che abbiano ricevuto e pubblicato) che illustra con ore in più svolte che superano ben oltre quello concordato. Immediatamente il Dipartimento Salute evidenzia che c’erano meno dipendenti impiegati.
Inoltre si aggiunge ai fatti, una intervista fatta a Tesforo alla Gazzetta del Mezzogiorno il 4.2.2023 che dichiara che le indagini sono concordate con l’azienda è che le installazioni delle videocamere risalgono al 22.6.2022 e non al 20.7.2022 come risulta dall’ordinanza del GIP.
Ci domandiamo, le date non coincidono oppure c’è stato un errore nella trascrizione dell’intervista. Ci domandiamo quando sono state installate le telecamere.Poi si scopre dagli interrogatori di garanzia degli incolpati (pare ) che le responsabilità possono essere dei coordinatori e del medico ginecologo(si dovrà vedere adesso di chi è la colpa) che somministrava le terapie e dei vertici aziendali, per una conosciuta situazione di gravissimo disagio per gli operatori che operavano sotto organico.
Poi si scopre che la ASL Foggia fa l’ispezione nell’immediatezza e non rileva anomalie ma la Regione pensa a commissariare il Don Uva, ma non fa ancora nulla.
Poi non si scopre (perché non l’abbiamo ancora scoperto) che fine hanno fatto i 63.500.000 di euro della riconversione del Don Uva, che dalle ASL Foggia e BT erano pronti ad agosto 2022 per essere liquidati. A chi non si sa.
Poi si scoprono altre cose, che turbano.
Si scopre che le denunce di Zullo, ora senatore di Fratelli di Italia, sui favori fatti da alcuni esponenti politici a Universo Salute per le tariffe Covid, ma oggi hanno bloccato i pagamenti residui delle fatture emesse da Universo Salute , ma le fatture non sono mai state contestate perché, come dice Nigri, tutto viene autorizzato dalla Regione e quindi quegli importi erano stati autorizzati, da chi …da Emiliano in qualità di Presidente,dall’assessore alla Sanità o dall’assessore al Bilancio Piemontese?
Ma oggi litigano tra di loro perché Telesforo ha notificato, giustamente dal suo punto di vista, un decreto ingiuntivo di euro 1.700.000 per le differenze sulle tariffe Covid.
Ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com che nel periodo Covid ci sono stati mesi di agitazione perché si era in emergenza, si andava alla ricerca affannosa di posti letto, tanto da portare la Regione Puglia a chiedere aiuto ai privati.
Si spendeva un mare di soldi pur di trovare soluzioni che facessero creare una struttura di supporto alla sanità pubblica ma sopratutto che curassero i pazienti Covid.
Dopo tre anni i conti non sono ancora chiusi perché le strutture private non hanno percepito il saldo delle fatture emesse.
Ricordiamo ai lettori di YouFoggia.com che in alcuni nostri pezzi abbiamo illustrato che la Regione, anzi le Regioni hanno pagato solo 50% delle fatture emesse, inoltre alcune strutture da RSA sono passate a Ospedaliere senza completare la procedura totale di accreditamento.
Ma, visto che necessitavano strutture ospedaliere, le hanno utilizzate per fronteggiare l’emergenza Covid.
Pertanto le cliniche accreditate (pure se in fase di completamento dell’accreditamento) hanno avuto solo il 50% del dovuto. Per le Rsa, invece, la tariffa non è mai stata stabilita e dunque le Asl non avrebbero potuto pagare. Almeno sulla carta.
Universo Salute ha emesso le fatture, sono state registrate al sistema amministrativo sanitario della Regione senza contestazione.
Gli è stato pagato (gestione Piazzolla) il 50% la rimanente parte no.
Universo salute dopo aver sollecitato a gennaio 2023 il pagamento ha notificato gli atti giudiziari alla ASL Foggia. Che con la gestione Nigri ha fatto opposizione, sostenendo che non vi sono i presupposti autorizzatori per l’emissione del decreto ingiuntivo.
E perché allora è stato pagato il 50% delle fatture?
E perché le fatture elettroniche non sono state contestate e sono entrate nella contabilità della ASL come voce passiva, da pagare entro trenta giorni secondo una direttiva europea che riguarda proprio i pagamenti ai fornitori di servizi delle pubbliche amministrazioni.
Solo per ricordare ai lettori di Youfoggia.com, Universo Salute gestisce le Rsa ex Don Uva tra Foggia e Bat, mentre una in Basilicata, pertanto chiede di essere pagata 250 euro al giorno per ciascun paziente Covid ricoverato tra gli anni 2020 e 2021.
In precedenza la tariffa regionale per la Rsa ordinaria era di 105 euro al giorno mentre per strutture ospedaliere era di 250 euro al giorno, tariffa riconosciuta dalla Regione per i ricoveri ospedalieri Covid.
Cosa è successo, che Universo Salute per l’attività sanitaria ha emesso fatture per 2,2 milioni di euro applicando i 250 euro al giorno, essendo struttura ospedaliera in fase di autorizzazione.
L’ex direttore generale della Asl di Foggia, Vito Piazzolla, ha pagato a Universo Salute, un anticipo del 50%: ovvero circa 1,1 milioni sulle fatture emesse fino a quel punto per 2,2 milioni di euro.
Agli inizi dell’anno 2023 Universo Salute ha chiesto alla Asl Foggia il saldo delle fatture emesse in base ai ricoveri effettuati dal 01 aprile 2020 al 30 giugno 2021 per un totale a differenza dell’acconto ricevuto di 1,7 milioni. La Direzione della ASL Foggia ha risposto in maniera da mettere in discussione le prestazioni svolte fatturate. Secondo il Direttore Generale Nigri, “il credito vantato dalla Universo Salute non era né certo, né liquido né tantomeno esigibile.” Che significa?
Inoltre ha aggiunto Nigri, “dall’esame dei documenti, ci sono varie irregolarità formali, specificando che la tariffa applicata, di 250 euro al giorno applicata da Universo Salute era stata determinata sulla base di una perizia.”
Perizia fatta da chi?

“E la Asl, nel 2021” – pur non potendolo fare (è la Regione a stabilire le tariffe) – “l’aveva presa per buona”.
Succede allora che la Guardia di Finanza acquisisce la documentazione contabile con un sequestro della stessa. Inoltre, da verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza riscontra che le fatture erano state cedute ad istituto finanziario. Le indagini sono in corso, tanto è vero che la Procura della Repubblica di Foggia sta attendo le verifiche della Guardia di Finanza.
Ma nel frattempo Universo Salute, giustamente non avendo avuto nessuna contestazione dall’ASL Foggia, ha ottenuto dal Tribunale di Foggia un decreto ingiuntivo da 1,7 milioni che è stato notificato alla Asl.
Cosa succede adesso?
La ASL Foggia tramite il suo legale ha fatto opposizione al decreto ingiuntivo, presentando domanda riconvenzionale.
Significa per l’azienda sanitaria che non esiste un contratto in cui è stata determinata una tariffa di 250 euro al giorno, significa che le prestazioni fatturate coprono anche periodi precedenti all’autorizzazione regionale e posti letto in eccesso. Questo porta la ASL Foggia a mettere in dubbio “prestazioni aggiuntive” che possano giustificare una tariffa maggiore rispetto a quella ordinaria della Rsa.
Significa che la ASL Foggia non considera la struttura come ospedaliera ma una RSA.
In aggiunta la ASL nell’opposizione specifica che, per lo stesso servizio Covid , Universo Salute con la Asl di Potenza concordò una tariffa di 150 euro al giorno. In conclusione il legale dell ASL Foggia dichiara che i soldi già versati nel 2021 coprono ampiamente il servizio, e che esiste un credito a favore della Asl.

Abbiamo contattato il dott.Telesforo il quale ci ha rilasciato una dichiarazione molto chiara :

“Abbiamo fatto ingiunzione di pagamento per la rimanente parte in base a ciò avevamo concordato con il Dipartimento della Salute e la ASL competente, ci è stato pagato il 50%,dopo diversi solleciti abbiamo fatto gli atti,la ASL ha fatto opposizione,il tribunale sta facendo i dovuti accertamenti e noi ci fidiamo della decisone dei magistrati.Tutti stanno parlando come se fossero tutti esperti, noi ci fidiamo di ciò che deciderà il Tribunale”.
Una controversia secondo noi non facile da risolvere perché si dovrà entrare nel merito sin dall’inizio della pandemia sotto un punto tecnico amministrativo e politico.
Emiliano, dopo aver accreditato già nel 2017 le due strutture del Don Uva di Foggia e di Bisceglie come ospedaliere (in via provvisoria) dopo i vari casini combinati con le accuse di Zullo di favori e privilegi al gruppo Telesforo anche in funzione della campagna elettorale regionale del 2020. Universo salute parla di macchina del fango, Da indiscrezioni che circolano negli uffici della Regione Puglia pare che Emiliano abbia avuto uno acceso scambio di opinioni con Piemontese in merito all’ingiunzione di pagamento di Universo Salute sulle tariffe Covid e ha scatenato l’Asl Foggia contro l’azienda privata per bloccare legittimi pagamenti, autorizzati dalla stessa Regione e dal suo governatore (come sosteneva Nigri, all’inizio).
Il casino viene amplificato dalla notizia, falsa, che il pagamento a Universo salute dei saldi Covid farebbe saltare i conti della sanità pubblica regionale.
E allora chiediamo ad Emiliano e all’Assessore alla sanità Palese, già candidato del centrodestra come Presidente della Regione Puglia, perché le strutture di Foggia e Bisceglie del Don Uva sono state accreditate come ospedali già nel marzo 2017, e oggi vengono consideratene RSA ?

Infine, non dulcis in fundo, vorremmo capire che senso ha il decreto di sequestro del 15.5.2023, con cui la Procura di Foggia notizia del nuovo sequestro dei cellulari degli indagati originari, che, dal momento degli arresti domiciliari e dei provvedimenti di divieto di dimora che hanno portato ai licenziamenti, sono sempre rimasti nella disponibilità degli inquirenti.
E allora perché il decreto di sequestro, comunicato agli indagati solo da pochi giorni e non ancora a tutti, è stato emesso se i cellulari erano già stati sequestrati a fine gennaio e non erano mai stati dissequestrati?
Difficile capire cosa sia successo.
Anche se il motivo del nuovo sequestro è sbalorditivo e lascia sconcertati.
Si scopre che gli accertamenti degli inquirenti sulle reali responsabilità penali sono stati estesi ad altri dipendenti:
Leone Patrizia Laura, medico ginecologo responsabile delle terapie per i malati psichici gravi del Don Uva di Foggia;
Battiante Paolo, coordinatore area infermieristica, che sembrava il dipendente nominato assistente giudiziario il 22.6.2022, dalle informazioni rese da Telesforo;
Greco Maria, coordinatore attività sociosanitarie.
I nuovi indagati, che per la gerarchia delle fonti nell’organizzazione del lavoro, avrebbero dovuto essere attinti sin dall’inizio da misure cautelari come quelle che hanno colpito i 30 infermieri e OSS.
Invece niente, nessuna misura cautelare, nessuna nuova conferenza stampa del Procuratore.
Anzi, se non fosse stato per l’obbligo di notificare il decreto di sequestro ai vecchi indagati, nessuno avrebbe saputo nulla. Solo rumors su un recente cazziatone dei carabinieri al coordinatore Battiante.
E nuove indagini su responsabilità dei dirigenti, di altri medici, di altri coordinatori. Quindi a carico dei vertici della Società.
E la Procura non revoca il divieto di dimora ai 30 indagati licenziati.
Tutto questo dove porterà? Commissariamento della Regione? Commissariamento di Universo salute? Altri licenziamenti? Reintegra dei licenziati? Nuovi arresti? Revoca dei divieti di dimora? Perché abbiamo la sgradevole sensazione che si stia scaricando tutto su Universo salute e sui lavoratori, quando le responsabilità sembrano di altri.

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