Taranto: Calliope sarà il progetto di punta del distretto per l’innovazione, spesi “ 13 milioni per monitorare l’ecosistema ”

Sindaco e assessore presentano il progetto Calliope. Il progetto che opererà nel distretto diTaranto per l’innovazione iniziativa che troverà casa nelle strutture ex baraccamenti Cattolica, in fase di ristrutturazione.L’asessore ha dichiarato “ Abbiamo messo insieme trenta partner, tra università e imprese che lavoreranno insieme per due anni”

Il sindaco Rinaldo Melucci ha dichiarato che il progetto  Calliope, “grazie all’innovativo approccio “one health” consentirà di fare un salto di qualità nel monitoraggio dell’ecosistema grazie alle più avanzate tecnologie”.

Ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com che Calliope, è finanziato dal ministero delle Imprese con oltre 12 milioni di euro (a cui si aggiunge oltre un milione dei privati), parte da una premessa importante: la salute intesa come equilibrio tra le condizioni di esseri umani, matrice ambientale e mondo animale.

Verranno create tre strutture interistituzionali tra enti pubblici di ricerca, imprese ed enti regionali: “One health intelligence” per il monitoraggio e l’elaborazione predittiva avanzata della salute umana, animale e ambientale e il loro impatto sulla biodiversità, “Innovation technology hub”, per la creazione di prototipi di dispositivi smart collegati in 5G per il monitoraggio “near field” dell’ecosistema e “Dissemination and training hub”, per trasferire conoscenza e supporto all’incubazione industriale per la gemmazione di spin off ad alta maturità tecnologica.

«Il sindaco dichiara “Con questo progetto facciamo un enorme salto di qualità nel monitoraggio del nostro ecosistema, così come inteso alla luce dell’approccio “one health” – le parole del primo cittadino – perché quel che produrrà Calliope non sarà solo una mole di informazioni, peraltro molto utile per orientare le scelte delle amministrazioni coinvolte e arricchire il confronto all’interno del nostro osservatorio ex articolo 41, ma prodotti veri e propri, spinoff ed esperienze di ricerca che avranno ricadute economiche importanti e moltiplicheranno gli effetti delle risorse investite. Prima parlare di ricerca e big data, a Taranto, era quasi eretico, ma oggi, avendo imboccato un percorso di profonda transizione, abbiamo tutti i tasselli per comporre un mosaico coerente”.

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