Roma:il governo non fa retromarcia rischia un frontale con i cittadini

Il danno è stato effettuato sulle accise,creando forti dissensi nella maggioranza.

Alcuni partiti della coalizione di maggioranza hanno dichiarato “per accontentare poche migliaia di persone con flat tax e quota 103 ci siamo messi contro 50 milioni di italiani”.

Il presidente del Consiglio,Giorgia Meloni rischia di scontrarsi con i cittadini italiani. Ma qualcuno della maggioranza non lo sta comunicando, e lei finge di non essere attenta,all’umore della gente. 

Come sta giustificando tale azione?

 Con le dichiarazioni rilasciate sembra solo che abbia voluto rispondere alle critiche dell’opposizione a quella che definisce una “campagna mediatica ben costruita”.

Però dai commenti di alcuni elementi della coalizione sembra che qualcuno stia suggerendo ma lei sembra o finge di non ascoltare.Come il detto dice”consigli non pagati non vengono considerati”.

Il varo del decreto sulla trasparenza dei prezzi della benzina, in consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha creato non pochi problemi,tanto è vero che la stessa ha effettuato un video di 15 minuti, diffuso sui social, dove la stessa difendeva la scelta di non intervenire attuando il taglio delle accise avendo poche risorse,ma di attendere e di strutturare, attuando una riforma più concreta.

In una  puntata “monotematica, del format “Gli appunti di Giorgia”, ha spiegato  

LE MOTIVAZIONI 

Normale che nel nel discorso non c’è riferimento alcuno alle critiche degli altri partiti della maggioranza. La Meloni, presidente del Consiglio non ha fatto altro che rivendicare la decisione, sua e dell’intero Esecutivo, di destinare ad alcune categorie le risorse che sarebbero state necessarie per la riduzione alla sforbiciata, per una presa di posizione decisa considerata “giustizia sociale”.

“Questa decisione è tutta mia,sia chiaro che il primo motivo -è che tagliare le accise sulla benzina è una misura che aiuta tutti indipendentemente dalla condizione economica che hanno», il secondo è che «il mercato del petrolio stava scendendo”.

La Presidente del Consiglio nelle argomentazioni discusse ha sostenuto di aver agito in continuità con il precedente governo che aveva fissato la deadline al 31 dicembre. Inoltre ha sostenuto con determinazione che  chi prova a inchiodarla ad un vecchio filmato del 2019 in cui parlava appunto della necessità di abolire le accise “ha sbagliato”.Ha ribadito ma con oculatezza, “Sono ancora convinta che sarebbe ottima cosa tagliare le accise sulla benzina. Il punto è che si fanno i conti con la realtà con la quale ci si misura allora si prendono decisioni che non sono convenienti nel presente. E non sfuggirà, a chi non ha pregiudizi, che dal 2019 a oggi il mondo intorno a noi è cambiato e purtroppo noi stiamo affrontando una situazione emergenziale su diversi fronti che ci impone di fare alcune scelte”.

Ribadisco io non ho promesso nella campagna elettorale del 2022 che avrei tagliato le accise sulla benzina perché banalmente sapevo quale era la situazione di fronte alla quale mi sarei trovata. In  futuro sono molto  speranzosa della possibilità che prima o poi riusciremo a fare un taglio strutturale, non temporaneo, delle accise, ma questo necessità di una situazione diversa, di rimettere in moto la crescita economica di questa nazione».

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