Seccia va al contrattacco, contro il Csm: “Effettuare Valutazione in tempi celeri per la Procura di Reggio C.”

La lettura della sentenza, che ha condannato il Ministero della giustizia a pagare 7mila euro di spese, lascia pochi spazi ad interpretazioni:

Domenico Seccia, 63 anni, magistrato barlettano,sostituto procuratore a Bari entro subito dopo della D.I.A. a Bari,procuratore a Lucera,Procuratore a Fano attuale sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, ha vinto al Consiglio di Stato la battaglia per il posto di procuratore di Reggio Calabria,andrà ancora avanti per far rispettare i suoi diritti. La pubblicazione della decisione della Settima sezione di Palazzo Spada (presidente Roberto Giovagnoli, relatore Fabio Franconiero) che ha demolito la nomina decisa 4 anni dal Csm nei confronti di Giovanni Bombardieri chiamato a ricoprire l’incarico lasciato da Federico Cafiero De Raho, non sembrerebbe disposto ad arretrare. Sicuramente avvierà le procedure previste dal Codice del processo amministrativo, e cioè il giudizio di ottemperanza, per costringere Palazzo dei Marescialli ad accelerare i tempi e conformarsi alle decisioni dei giudici amministrativi da cui emerge chiaramente la necessità di rifare la valutazione tra i due magistrati, il cui esito – fino a prova contraria – apparirebbe prevedibile. La valutazione compilata nel 2018 avrebbe non  tenuto conto, del curriculum di Seccia, cosa invece fatto  per Bombardieri. I giudici amministrativi, in una decisione di molte pagine, hanno descritto il perché, ribaltando totalmente la decisione del Tar Lazio che un anno fa aveva respinto il ricorso di Seccia. Ricordiamo che il Dott. Seccia  è difeso  dall’avvocato Alessandro Lucchetti. Nella relazione in cui l’avvocato  ha descritto le esperienze professionali del Seccia ,questo ha fatto rivedere il Consiglio di Stato cio’ che in passato ha detto a chiare lettere che la valutazione favorevole alla nomina di Bombardieri alla Procura reggina risulta carente per non avere minimamente considerato l’esperienza del dottor Seccia nella trattazione dei procedimenti associativi «in cui il ricorrente ha svolto funzioni di coordinamento investigativo, in virtù dell’incarico di coordinatore della direzione distrettuale antimafia di Bari. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: