SI CONFERMA SEGRETARIO REGIONALE P.D.LACARRA,PUR CON CONFLITTI CON LA FIGURA INGOMBRANTE DI EMILIANO CHE IMBARAZZA IL PARTITO.

Il Democratico ha atteso l’elezioni in Toscana nelle quali si è candidato Enrico Letta uscito a Siena con una percentuale risicata di votanti riuscendo ad essere eletto. Questo ha portato una ampia discussione interna al partito in tutta Italia.In Puglia in questi ultimi mesi hanno portato all’interno un distinguo, creando, in questa occasione, un candidato ,anzi, confermando alla segreteria regionale pugliese del Pd il candidato.L’unico.L’ attuale segretario Marco Lacarra. Non c’è nulla da meravigliarsi anzi si sapeva non avendo nessuna altra alternativa o candidatura a livello regionale.Nei giorni scorsi nessuno , o nessuna candidatura di rilievo alternativa, si era offerta o paventato, quando erano emerse grandi discrepanze, divisioni all’interno del partito per metodo di gestione del partito e per come avevamo gestito nomine e incarichi senza coinvolgere la base o persone che avevano contribuito a che il partito avesse voti e che persone come Raffaele Piemontese vice presidente della regione Puglia uscisse con tanti voti così rilevate alle regionali. L’attuale segretario  Lacarra, è considerato molto vicino sia al sindaco di Bari Antonio Decaro che al governatore Michele Emiliano alle nostre domande di Youfoggua.com ,ma anche di altri testate non ha voluto lasciare dichiarazioni per la sua riconferma.Questa la dice già lunga.
Lacarra avendo intuito oltre ad avere vissuto questa situazione al quanto confusa e non serena aveva mandato un messaggio distensivo chiedendo unità di intenti attorno alla sua candidatura, ma le diverse posizioni espresse, incomprensioni, dissidi espressi in questi mesi non hanno certo confermato, anzi, hanno fatto capire che non erano d’accordo con la sua nomina.Questo gli hanno fatto capire che non era tutto il partito ma una esigua parte.Però analizzando politicamente il partito democratico i personaggi che lo compongono non si può dire che c’è qualcuno che si sia evidenziato all’interno.Pertanto per onestà possiamo dire come Youfoggia che Lacarra ,per esperienza ,avendo acquisito oramai un metodo politichese di affrontare le diverse problematiche interne, era l’unico in grado di rappresentare la parte, pur esigua, vigorosa del partito pugliese in questo momento .Il problema sostanziale erano che all’interno si criticava l’andamento del dibattito Dem che negli ultimi mesi oggetto di controversa delle alleanze e della figura ingombrante di Emiliano con le sue larghissime correlazione elettorali (si pensi ad esempio al caso di Pippi Mellone, il sindaco di estrema destra di Nardò, appoggiato dal governatore e osteggiato al tempo stesso dal Pd locale che causò uno stato di turbamento di disorientamento di perplessità )e la sua lista Con.Questa scelta scellerata non attinente non è piaciuta neanche al nazionale, dove il segretario Enrico Letta non ha voluto designare un preciso limite accettabile delle alleanze,da Leu a Renzi e Calenda, 5 Stelle ed altre coalizioni. Scontato che la scelta abbia prevalso come detto sopra,competenza e maturità a gestire le diverse correnti mediando nonostante le critiche mossegli, ha apparentemente tenuto sempre un profilo basso per compensare equilibri del partito.
Eppure vero che le diverse contrarietà i dissensi delle opposizioni non sono state in grado di compattarsi e offrire un nome un personaggio alternativo. Per le federazioni provinciali, invece, si sceglie Domenico De Santis vicecapo di gabinetto della Regione, unico candidato per Bari (prenderà il posto vuoto mollarono da Ubaldo Pagano, incompatibile in quanto deputato).  Lecce e Foggia saranno riconfermati Lia Azzarone, successore di Piemontese ,discepola e Ippazio Morciano.Si dibatterà invece la scelta per Brindisi e Taranto (segreteria finora commissariata con Nicola Oddati), tra Fabio Giorgino e l’attuale Francesco Rogoli, nel primo caso, e tra Gianni Azzaro e Luciano Santoro, nel secondo. Figure che dovranno presentare il partito più rilevante sul territorio nel prossimo futuro, organizzandosi per affrontare questioni concludenti, dopo la vittoria evidente nell’ultima tornata elettorale delle amministrative.Viene spontaneo pensare una figura esterna al PD che viene eletto due volte a Governatore della Puglia con l’appoggio di persone del PD che hanno dato un loro contributo notevole.Che Emiliano faccia coalizioni con persone che sono in partiti filofascista o che schiacci l’occhio alla Lega non si comprende che linea segua.Che demandi Iaccarino ex presidente del consiglio comunale di Foggia a creare un governo di larghe intese a Foggia che prenda esponenti di destra, avendo già dalla sua Rosario Cusmai, cugino di IACCARRINO,questa la dice lunga.Si comprende che non abbia una linea politica ben precisa.Come si vuol dire “ prendi tutto di tutti basta che siano voti”.Certo per i puristi democratici c’è stato imbarazzo un conflitto interno che ha portato discussioni e scissioni interne con minacce di dimissioni di persone che hanno una rilevanza a livello locale chiedendo l’intervento del segretario nazionale Enrico Letta a mettere limiti e a chiarire queste queste scelte, ma come al solito il segretario non ha voluto mettere mano ed entrare nel merito per non avere contraccolpi negativi alle elezioni.Classica atteggiamento vinciamo prendiamo ciò possiamo da tutto e da tutti basta che vinciamo e dimostriamo che che siamo uniti,senza contare che il problema evidenziato alle elezioni è stata L’ASTENSIONISMO.

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